FOMC: il 2025 inizia senza tagli ai tassi. Come reagirà BTC?
Di Davide Grammatica
La Federal Reserve rispetta le previsioni relative ai tassi di interesse, decidendo di posticipare i (comunque pochi) tagli per il 2025
Il primo FOMC del 2025
Il primo FOMC (braccio esecutivo della politica monetaria Usa) dell’era Trump è arrivato in coda ad alcune tensioni tra la la Fed e il nuovo presidente Usa.
Appena entrato alla Casa Bianca, infatti, Trump ha fin da subito delineato la sua strategia economico-politica, con qualche velata minaccia alla Fed. “Penso di conoscere come funzionino i tassi di interesse molto meglio di loro, e mi piacerebbe vederli scendere di molto”, aveva dichiarato, al WEF 2025, Trump.
Anche per questo motivo, le decisioni prese in questo FOMC assumono un carattere particolarmente rilevante, mettendo alla prova il presidente Usa sul terreno economico.
La visione di Jerome Powell, presidente della Fed, è sempre stata distante da quella di Trump, per un atteggiamento sempre prudente rispetto ai rischi di un innalzamento ulteriore dell’inflazione. Gli ultimi dati CPI avevano messo dei dubbi proprio da questo punto di vista, descrivendo un contesto economico Usa che sembra rispondere fin troppo bene a un inflazione sempre superiore all’obiettivo del 2%.
Le decisioni della Fed
Rispetto ad oggi, le previsioni davano quasi a zero le possibilità di un taglio ai tassi, e anche a marzo queste si alzano solo fino al 30%.
La Fed ha rispettato queste aspettative, lasciando i tassi invariati per il mese di gennaio.
Nel frattempo, Bitcoin si mantiene vicino ai $102.000 dollari, con il potenziale di puntare ancora ai massimi storici con il sostegno dell’M2, indice della massa monetaria. Questo dato, in continua espansione, è vicino ai massimi di marzo-aprile 2022 quando, dopo la fine del Covid, la FED ha iniziato i suoi progressivi aumenti dei tassi.
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