Franklin Templeton: “Il MiCA in Ue è già anacronistico”
Di Davide Grammatica
Il MiCA potrebbe essere un quadro normativo già “superato”, indebolito in Ue, secondo Franklin Templeton, dai propositi ben più ambiziosi di Usa e Asia

La critica di Franklin Templeton
Nella cornice della conferenza DigiAssets 2025, Catriona Kellas, responsabile legale internazionale di Franklin Templeton, ha messo in guardia rispetto al rischio per l’Ue di “soffrire” i propositi normativi di Usa e Asia, ben più ambiziosi rispetto a quelli del Vecchio continente.
Franklin Templeton punta quindi il dito contro un “MiCA ormai superato” e un quadro normativo ancora troppo “lento”.
In principio, il MiCA aveva collocato l’Ue “in prima linea”, ma dopo poco tempo il rischio sembra essere già quello di essere “tagliati fuori” mentre altre giurisdizioni corrono con approcci più agili e competitivi.
Sempre Kellas ha parlato, come riportato da Decrypt, di “energia positiva” proveniente dagli Usa, e non a caso a Bruxelles si starebbe già iniziando a parlare di “concorrenza”.
In questo senso, non sarebbero semplici sussurri quelli che, dagli uffici della Commissione europea, parlano di un potenziale MiCA 2, aggiornamento della normativa entrata in vigore nel giugno 2023. L’Ue starebbe quindi riflettendo su una revisione del quadro.
Un mercato Ue “complicato”
Gli exchange stanno sì approfittando delle possibilità offerte dal MiCA per aggredire il mercato europeo, ma non tutti sarebbero soddisfatti: alcune autorità nazionali, infatti, temono che il sistema attuale consenta approvazioni troppo rapide, con scarsi margini per bloccare operatori discutibili una volta ottenuta la licenza in uno Stato membro.
Con l’adozione crypto in crescita costante, molti analisti prevedono un cambio dell’atteggiamento istituzionale. Il ritorno a un approccio più restrittivo, però, sarebbe improbabile: “È difficile tornare indietro una volta che si è entrati in una logica di apertura”.
Tuttavia, anche un approccio “soft” potrebbe generare ambiguità, creando difficoltà per operatori e sviluppatori.
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