FTX: arriva l’accordo con l’IRS per sbloccare i rimborsi?
Di Davide Grammatica
FTX ha risolto la disputa con l’Internal Revenue Service in merito al debito da $24 mld per tributi non versati, e ora può pensare ai rimborsi
Una nuova tappa nel processo fallimentare FTX
Secondo quanto riportato da Bloomberg, l’exchange FTX, nel pieno del suo processo fallimentare, avrebbe risolto la disputa con l’Internal Revenue Service, per intenderci, l’Agenzia delle Entrate statunitense.
Proprio l’ente deputato alla riscossione dei tributi aveva richiesto in passato all’exchange il pagamento di 44 miliardi di dollari per coprire le tasse evase dal cex. La richiesta è stata successivamente abbassata a $24 miliardi, per poi ridimensionarsi ulteriormente a quasi $1 miliardo.
200 milioni di dollari dovranno essere pagati entro 60 giorni dall’entrata in vigore del piano di ristrutturazione proposto da FTX, mentre altri 685 milioni di dollari successivamente ai rimborsi ai clienti creditori.
Il prossimo step di FTX
Per gli addetti ai lavori, questo accordo sarebbe l’ultimo ostacolo significativo superato da FTX per poter finalmente risolvere il suo processo fallimentare. Un mancato accordo avrebbe potuto significare un lungo e imprevedibile contenzioso tra l’exchange e l’IRS, con il cex impedito a risolvere i problemi con i clienti.
FTX aveva già contestato la richiesta di 24 miliardi di dollari dell’IRS, ma ha allo stesso tempo riconosciuto si avere una “responsabilità fiscale significativa nei confronti dell’ente”. Una richiesta troppo gravosa per l’exchange avrebbe di fatto sollevato nuove e pericolose questioni legali.
L’accordo diventerà effettivo dopo essere stato approvato da un giudice fallimentare, nonché dopo l’effettiva entrata in vigore del piano di ristrutturazione di FTX.
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