Il nuovo ceo di FTX valuta il rilancio dell’exchange
Di Davide Grammatica
John J. Ray III, nuovo ceo di FTX, ha confermato alla stampa di essere intenzionato, mentre lavora per restituire i fondi di clienti e ai creditori, a riavviare tutti i servizi dell’exchange.
Il rilancio di FTX
Il nuovo ceo di FTX, John J. Ray III, starebbe esaminando la possibilità di rilanciare l’exchange. In pratica, ha affermato di aver istituito una task force per valutare il riavvio di FTX.com, anche in virtù della tecnologia alla base del CEX, ancora più che valida ed elogiata da diversi clienti.
“Tutto è sul tavolo”, ha affermato Ray alla stampa. “Se c’è un percorso da seguire su questo, allora non solo lo esploreremo, lo faremo“.
In questo senso, il nuovo ceo valuterà se il rilancio dell’exchange potrà recuperare più valore rispetto a quanto non possa fare il suo team semplicemente liquidando asset o vendendo la piattaforma.
Tuttavia, anche nel caso di una riapertura, le prospettive per i clienti di FTX rimangono altamente incerte. Il compito di Ray, infatti, non è per niente semplice, visto che dovrà identificare eventuali “sacche” di valore per coprire una carenza di liquidità nemmeno mai rivelata ufficialmente.
Nonostante ciò, rimane chi confida nelle capacità del nuovo ceo, capace in passato di portare a termine operazioni simili con Enron Corp., quando contribuì a restituire miliardi di dollari ai creditori del commerciante di energia.
Le cose però potrebbero essere rese ancora più complicate dalla possibilità che i co-fondatori di FTX abbiano effettivamente abusato dei fondi dei clienti, oltre al fatto che non è stato mai trovato un registro centralizzato che identificasse dove la società conservava i suoi fondi.
Ad ogni modo, Ray ha revisionato negli ultimi due mesi la struttura di FTX, tagliando dozzine di dipendenti, iniziando le procedure per vendere alcune delle filiali, e facendo setacciare più di 30 terabyte di dati a vari team di avvocati. Solo la settimana scorsa, grazie a ciò, sono stati ritrovati 5 miliardi di dollari in attività liquide e un portafoglio di investimenti da 4,6 miliardi.
Le critiche di SBF
Sam Bankman-Fried, confinato nella casa dei suoi genitori in California, continua invece a criticare il modo in cui FTX viene gestito. Per esempio, pubblicando presunte tabelle di saldi bancari che mostrano un surplus di diverse centinaia di milioni di dollari per coprire le richieste dei clienti statunitensi.
Oppure, ancora, accusando Ray di essere più motivato a generare compensi per se stesso che a salvare FTX, anche a fronte del fatto che il nuovo ceo guadagnerebbe circa 1.300 dollari l’ora che, insieme alle spese per il team, tolgono risorse che potrebbero essere usate per ripagare gli utenti.
“È un peccato perché le persone continuano a essere le vittime in questo momento”, ha dichiarato Ray, in risposta a SBF. “Sono vittime della disinformazione, e questo è dannoso”.
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