FTX: Sam Bankman-Fried torna in carcere
Di Davide Grammatica
L’ex ceo di FTX, Sam Bankman-Fried (SBF), si è visto revocare la libertà vigilata con l’accusa di aver compromesso alcune tesimonianze, e tornerà in carcere in attesa del processo
SBF in prigione fino all’inizio del processo
Sam Bankman-Fried, ex ceo di FTX e principale artefice del suo collasso, si è visto revocare la libertà vigilata per volontà del giudice distrettuale di New York, Lewis Kaplan. La decisione segue un’udienza in cui non è stata ritenuta sufficiente un divieto di riferire ai media nei confronti di SBF, che avrebbe tentato in questi mesi di inquinare prove e testimonianze necessarie al corretto avanzamento del processo.
Kaplan avrebbe inoltre affermato che SBF sarà detenuto al Metropolitan Detention Center di Brooklyn, dove si impedirà all’ex ceo di FTX di usufruire di qualsiasi dispositivo connesso a internet.
Le accuse nei confronti di Sam Bankman-Fried nascono da alcune informazioni rilasciate al New York Times, che ha pubblicato un articolo di approfondimento sulle vicende di Caroline Ellison, ex ceo di Alameda Research. A dicembre, proprio Ellison si era dichiarata colpevole di frode in relazione alla vicenda FTX, e aveva ammesso come gestire Alameda non fosse “qualcosa per cui ero adatta”.
Il 26 luglio, invece, il procuratore federale Danielle Sassoon ha affermato come Bankman-Fried avesse “oltrepassato il limite” facendo trapelare alcuni documenti sensibili alla stampa.
FTX era fino al momento del suo crollo una delle principali realtà nell’ecosistema crypto. In seguito al suo crollo, a novembre 2022, SBF è stato accusato di 13 diversi reati, tra cui frode e riciclaggio di denaro. L’ex ceo, per sapere cosa ne sarà del suo futuro, dovrà ora attendere lo svolgersi del processo, che prenderà il via nel mese di ottobre.
Hai trovato interessante questa notizia? Seguici sui nostri canali YouTube e Telegram: troverai tanti altri aggiornamenti, tutorial e approfondimenti per essere sempre sul pezzo!