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Goldman Sachs bramosa di BTC: è il 2° maggior detentore di IBIT
Di Davide Grammatica
Dei documenti depositati alla SEC hanno svelato come Goldman Sachs sia il secondo maggiore detentore di IBIT, l’ETF spot Bitcoin di BlackRock
Wall Street piena di BTC
La corsa al rialzo di Bitcoin, come sappiamo, è stata spinta in questi mesi dalla crescente domanda istituzionale e dai nuovi ETF spot BTC. Tuttavia, sorprendono ugualmente alcuni numeri, come quello appena svelato delle partecipazioni di Goldman Sachs in IBIT.
Il colosso finanziario di Wall Street, come svelano i documenti 13F depositati alla SEC di recente, ha infatti incrementato enormemente negli ultimi tre mesi le sue partecipazioni nell’ETF di BlackRock, e oggi si pone come secondo più grande detentore di IBIT, per una quota totale di 710 milioni di dollari in vari ETF.
C’è ancora del margine, quindi, secondo diversi analisti, per un ulteriore slancio della domanda di BTC da parte delle istituzioni finanziarie, che continuano a rilanciare sui prodotti settimana dopo settimana generando net-inflow sempre nell’ordine dei miliardi di dollari.
La scommessa di Goldman Sachs
Nello specifico, Goldman Sachs sarebbe esposta a BTC per circa $461 milioni tramite l’iShares Bitcoin Trust (IBIT) di BlackRock. Rispetto ad agosto 2024, la quota è cresciuta dell’83%, portando il colosso a essere il secondo maggiore detentore di IBIT dietro solo all’hedge fund Millennium Management (esposto per $844 milioni).
Crescono le posizioni (+13%) anche in altri ETF, a partire dall’ETF Bitcoin Wise Origin (FBTC) di Fidelity, ma la quota ($95,5 milioni) rimane imparagonabile a quella di IBIT. Più indietro ancora ci sono GBTC di Grayscale, sempre in crescita ma arrivato a “soli” $71,8 milioni, e BITB di Bitwise ($22,5 milioni).
Resta da vedere, ora, dove potrebbe spingersi il rally di BTC, e come la liquidità istituzionale potrà influire sull’azione del prezzo. In questo momento, il supporto psicologico fondamentale dei $90k è il terreno su cui si sta giocando la partita più importante.
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