Goldman Sachs include le crypto nel report sulle assicurazioni
Di Davide Grammatica
Il recente sondaggio di Goldman Sachs ha mostrato come le compagnie assicurative si stiano gradualmente interessando al mondo crypto.
Il report
Il colosso bancario Goldman Sachs ha pubblicato nelle ultime ore il suo sondaggio annuale sul mondo delle assicurazioni, e per la prima volta ha incluso le crypto. Più nello specifico, il report di 328 tra chief investment officer (cio) e chief financial officer (cfo), che rappresentano quasi la metà del settore assicurativo globale, ha svelato che il 6% degli intervistati ha investito in criptovalute. O almeno ha preso in considerazione di farlo.
Se la stragrande maggioranza delle compagnie assicurative ha risposto negativamente, il 6% degli intervistati rappresenta comunque un risultato rilevante, soprattutto considerando la situazione precaria del mercato delle criptovalute in questo periodo.
“Gli intervistati rappresentano asset per un valore di oltre 13 bilioni di dollari, che è circa la metà degli asset del settore a livello globale”, ha dichiarato Mike Siegel, responsabile globale della gestione patrimoniale e della liquidità assicurativa di Goldman Sachs. “Quindi, pensiamo che il sondaggio sia molto rappresentativo di ciò che sta pensando il settore”.
La criptovaluta (intesa come asset nella sua totalità) è arrivata quinta dietro a private equity, materie prime e azioni dei mercati emergenti. E si trova al di sopra di prestiti da banche, società finanziarie e fondi di debito.
Le prospettive
Il sondaggio di Goldman Sachs ha chiesto alle compagnie assicurative informazioni sulle criptovalute per la prima volta dalla nascita del report, e ha mostrato come le aziende interessate sperassero di comprendere meglio il mercato e l’infrastruttura crypto. Sempre secondo Siegel, è viva l’ipotesi che le criptovalute vengano accettate come “premium” da parte delle compagnie assicurative, oltre a rappresentare un ulteriore modo per pagare le polizze.
E ad ogni modo, sebbene gli assicuratori possano essere ancora riluttanti a investire direttamente nel settore, questi sono grandi sostenitori della tecnologia blockchain, che per molti versi si adatta perfettamente a un’attività che implica l’utilizzo di registri per la raccolta di premi, il monitoraggio dei reclami e il coordinamento dei pagamenti. Giusto per fare un esempio, il gigante assicurativo tedesco Allianz e il gigante irlandese Aon hanno entrambi utilizzato la blockchain per varie applicazioni.
Per le poche compagnie assicurative che investono in criptovalute, invece, i veicoli preferiti sono quelli che non richiedono un’esposizione diretta. Come diversi assicuratori che hanno stretto partnership con NYDIG (sussidiaria di Stone Ridge, fornitore di tecnologia e soluzioni di investimento per bitcoin): Starr, Liberty Mutual, New York Life e MassMutual.
La maggior parte delle compagnie sono in gran parte con sede negli Stati Uniti, e secondo il rapporto di Goldman, individuare solo gli assicuratori negli USA aumenterebbe il livello di interesse delle criptovalute all’11%.