Goldman Sachs: Le criptovalute aumentano la competizione
Di Daniele Corno
La crescita delle nuove tecnologie come le criptovalute hanno aumentato la concorrenza: La lettera di Goldman Sachs agli azionisti

Criptovalute nel report annuale di Goldman Sachs
La seconda banca più grande al mondo, Goldman Sachs, ha riconosciuto l’importanza dello sviluppo del settore delle criptovalute nel suo report annuale condiviso con gli azionisti.
Sebbene nel presente non vengano citati riferimenti specifici, risulta chiaro che per gli operatori del settore finanziario oggi, è impossibile trascurare questo trend.
“In alcune circostanze, i nostri concorrenti potrebbero offrire prodotti finanziari che noi non offriamo e che i nostri clienti potrebbero preferire, tra cui criptovalute e altri asset digitali che non possiamo o potremmo scegliere di non fornire.”
Affermazioni chiare e nette appaiono dalle comunicazioni riportate agli azionisti. Oggi non è più una gara a chi arriva prima in questo settore, ma, a chi non vuole rimanerne escluso.
Come riportato infatti dalla Banca d’investimento: “La crescita del commercio elettronico e l’introduzione di nuovi prodotti e tecnologie, tra cui le tecnologie di trading e di contabilità distribuita, come le criptovalute, e le tecnologie di intelligenza artificiale, hanno aumentato la concorrenza.“
Rischi e partecipazioni
Il gigante degli investimenti tuttavia, nonostante i suoi primi posizionamenti nel settore, mantiene alta l’attenzione sui rischi del settore. Per Goldman Sachs infatti, il settore deve fare attenzione ad attacchi informatici e debolezze sistemiche le quali, correlate ad un’alta volatilità, mantengono ancora alto il grado di rischio del settore.
Per il CEO David Solomon, dopo aver ritenuto Bitcoin come un “investimento speculativo” esso potrebbe soddisfare le caratteristiche come riserva di valore.
L’osservazione riportata dal CEO si può osservare dalle partecipazioni attuali, seppur limitate, del colosso degli investimenti. Al 31 dicembre infatti, Goldman Sachs possedeva oltre $1.27 miliardi di dollari nell’ETF IBIT di Blackrock, rientrando tra i principali investitori. Un valore cresciuto del +88% rispetto alle partecipazioni del trimestre precedente, che si sommano agli oltre $288 milioni in FBTC di Fidelity.
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