Goldman Sachs: nuovi istituzionali in arrivo con l’ETF spot Bitcoin
Di Davide Grammatica
Secondo Goldman Sachs, l’approvazione dei nuovi ETF spot Bitcoin porterà un maggiore interesse istituzionale per le crypto
Gli ETF attirano nuovi istituzionali
Mathew McDermott, a capo della divisione risorse digitali di Goldman Sachs, ha affermato recentemente che l’ormai prossima approvazione degli ETF spot Bitcoin poterà nuovi attori istituzionali nel mercato crypto.
Nello specifico, secondo McDermott, gli ETF “porteranno nuova liquidità nel mercato, aprendo la strada anche a fondi pensionistici e assicurazioni”.
Come riporta Fox Business, McDermott sarebbe convinto che l’evoluzione del mercato non sarà immediata, ma il 2024 potrebbe essere l’anno di un cambiamento sostanziale per tutto il panorama delle criptovalute.
Ad essere coinvolte in questo nuovo scenario sono già una dozzina di istituzioni finanziarie di primo piano. In primis BlackRock e Fidelity, che con il via libera della SEC potrebbero guidare l’entusiasmo del settore verso nuovi obbiettivi.
Questo, anche in virtù di nuove potenziali applicazioni commerciali della tecnologia blockchain, a partire dalla “tokenizzazione” degli asset.
Gli effetti degli ETF nel 2024
“Inizieremo a vedere l’adozione crescere su larga scala”, ha dichiarato McDermott. “Così come l’emergere di liquidità secondaria sulle chain, fattore decisivo per i nuovi sviluppi del 2024”.
Proprio sulla “tokenizzazione” sembra puntare la stessa Goldman Sachs, che quest’anno ha lanciato una propria piattaforma per supportare questa applicazione in collaborazione con enti istituzionali di Hong Kong, con risultati positivi soprattutto sotto l’aspetto delle tempistiche di operatività relative a strumenti quali quote di fondi, derivati e private equity.
Nel 2020, la divisione guidata da McDermott contava solamente 4 persone. Oggi, al contrario, sono più di 70 le individualità coinvolte, con nuove assunzioni programmate, segno che le intenzioni di Goldman Sachs siano di puntare in questa direzione.
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