I BRICS scelgono la blockchain per “eludere” il dollaro
Di Davide Grammatica
Le nazioni del BRICS prevedono il lancio di un nuovo sistema blockchain per effettuare pagamenti al di fuori del sistema-dollaro
I BRICS puntano alla blockchain
Secondo quanto riportato dalla TASS (agenzia di stampa russa), le nazioni del BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica e, dal 2024, Egitto, Etiopia, Iran ed Emirati Arabi Uniti) starebbero sviluppando un nuovo sistema si pagamento basato sulla blockchain. Il tutto, per combattere il dominio del dollaro a livello internazionale e all’interno dei paesi membri del gruppo.
Secondo Yury Ushakov, rappresentante del Cremlino, il nuovo sistema di pagamento sfrutterebbe la tecnologia blockchain con lo scopo di aumentare l’influenza del BRICS nel sistema finanziario globale, in primo luogo uscendo dalla sfera d’influenza del dollaro e rafforzando le valute nazionali.
I dettagli sul progetto, tuttavia, non sono stati esposti, e nemmeno se questa blockchain sarà inedita o scelta tra quelle già esistenti.
Quello che si sa è che il progetto segue le direttive del Contingent Reserve Arrangement (CRA), un accordo tra i paesi in questione per favorire gli scambi di liquidità in tema di supporto finanziario.
BRICS vs USD
In quest’ottica, i BRICS hanno già stanziato 100 miliardi di dollari in un fondo, con lo scopo di eludere la dipendenza (giudicata eccessiva) da asset denominati in dollari Usa e istituzioni dove le potenze occidentali sono predominanti (es. FMI).
Il tema di una valuta unica utilizzata dai paesi membri è già emerso in passato, tuttavia gli ostacoli non saranno pochi, data la differenza tra i vari paesi (non più solo economie emergenti, ma anche paesi dal reddito elevato).
In tutto questo, la blockchain rappresenterebbe un passo ancora ulteriore, per trovare un alternativa al sistema fiat. Risulta tuttavia improbabile che il progetto verrà implementato a breve termine, se non altro per la mancanza di dettagli nel merito del progetto.
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