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Initial Jobless Claims: occupazione USA

Di Gabriele Brambilla

Approfondiamo due dati importanti per lo stato di salute del lavoro a stelle e strisce: Initial Jobless Claims e Continuing Jobless Claims

Initial Jobless Claims: occupazione USA

Gli indicatori sull'occupazione americana

Affrontiamo il tema dell’occupazione americana scoprendo due importanti indicatori in materia: l’Initial Jobless Claims e il Continuing Jobless Claims.

Grazie a questi dati aggiornati settimanalmente, è possibile seguire lo stato di salute del mercato del lavoro a stelle e strisce. Inserendo i risultati in un’analisi più completa, basata anche su altri indicatori, siamo in grado di comprendere con maggior precisione che direzione potrebbe prendere l’economia (e con essa i mercati).

Initial Jobless Claims

In generale, entrambi i Jobless Claims hanno una grande rilevanza per quanto riguarda la macroeconomia. Come dicevamo, si tratta di rapporti pubblicati settimanalmente (in genere il giovedì), che mirano a quantificare l’andamento dell’occupazione.

Nello specifico, l’Initial Jobless Claims misura il numero di persone che ha richiesto il sussidio di disoccupazione per la prima volta nella settimana precedente. È un indicatore decisamente rapido, che offre una panoramica su quanto successo negli ultimi giorni prima dell’emissione.

Come possiamo facilmente intuire, quando il numero è elevato significa solitamente che meno persone hanno un lavoro (o viceversa nel caso opposto).

Da investitori, queste informazioni possono essere utili per valutare in che direzione sta andando l’economia del Paese. Attenzione però alla volatilità: trattandosi di update settimanali, eventi particolari potrebbero portare non poco rumore e confonderci. Nel dubbio, meglio tenere monitorata anche la media delle settimane precedenti, così da avere un dato più affidabile.

L’Initial Jobless Claims può essere monitorato su portali come Investing.com e TradingView.

Continuing Jobless Claims

Il Continuing Jobless Claims rileva il numero di disoccupati che si qualificano per i benefici offerti dall’assicurazione sulla disoccupazione. Di fatto, si tratta di persone che sono già passate dall’Initial Jobless Claims e stanno ricevendo da più di una settimana il sussidio (da qui il nome Continuing Jobless Claims, perché è qualcosa che è già in essere e continua).

Il dato è meno seguito rispetto all’Initial, ma ha comunque un certo peso. Se si decide di tenere sotto osservazione questi indicatori, consigliamo di seguirli entrambi, segna ignorare uno o l’altro.

Segui qui il Continuing Jobless Claims.

Altri dati: disoccupazione e occupazione

Non dobbiamo confondere i Jobless Claims con altri due indicatori del settore: tasso di disoccupazione e occupazione. Questi ultimi due sono infatti indicatori emessi a cadenza mensile, che non misurano le attività legate ai sussidi.

Il tasso di disoccupazione, come suggerisce il nome, mostra quante persone sono attualmente senza lavoro, ma in ricerca attiva. Mentre l’occupazione è l’esatto contrario, ossia misura chi un lavoro ce l’ha.

Entrambi i dati sono costantemente monitorati e ritenuti fondamentali per misurare lo stato di salute di un’economia, ma è la disoccupazione quella più in vista, legata alle dinamiche macro più importanti. In ogni caso si tratta di due facce della stessa medaglia, strettamente legate tra loro.

Nel dubbio, un investitore dovrebbe dare la giusta attenzione a ogni indicatore, evitando al tempo stesso di fissarsi eccessivamente su un dato specifico. In questo modo si avrà una visione ampia e si potranno prendere decisioni più consapevoli e intelligenti.

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