Israele-Hamas: i mercati crypto reggono, ma solo per ora
Di Davide Grammatica
Il conflitto tra Israele e Hamas potrebbe avere ripercussioni devastanti sui mercati globali, ma per ora il settore crypto sembra “isolato”
É di nuovo guerra e incertezza sui mercati
La costante preoccupazione a livello geopolitico globale è stata ancora una volta incrementata da un nuovo conflitto, questa volta nel centro più nevralgico del Medio-oriente, tra Palestina e Israele. Le conseguenze sui mercati, in questo senso, potrebbero essere devastanti, per quanto (per ora) il settore crypto non sembri esserne sensibile.
Per ora, la situazione globale dipende principalmente da Wall Street e il suo monitoraggio dei dati del CPI, in relazione all’aumento dell’inflazione. Lato crypto, gli investitori stanno tenendo d’occhio ogni movimento delle “whale” Bitcoin, per provare ad analizzarne l’andamento nel breve termine, mentre il mercato altcoin segnala dati scoraggianti, tra l’aumento delle attività di hacking e una regolamentazione “fumosa” (soprattutto negli Usa) che limita le attività degli exchange.
Anche il settore NFT, tra l’altro, non se la passa bene, con le vendite in calo per sette settimane consecutive, e con un -11% rispetto alla settimana precedente.
Il ruolo di Bitcoin nel conflitto
Paradossalmente, proprio un conflitto come quello che si sta svolgendo potrebbe incrementare la domanda di beni rifugio come l’oro e BTC stesso. Magari anche in rapporto alle possibilità delle crypto di preservare la ricchezza tramite transazioni transfrontaliere in regioni finanziariamente instabili. Ma non si può non tenere in considerazione l’interdipendenza tra i settori, in un contesto da considerarsi in generale pessimo per il mercato.
Il mercato del petrolio, per esempio, è (e sarà) condizionato pesantemente dal conflitto, anche e soprattutto nel caso di un intervento politico. Gli Usa potrebbero verosimilmente imporre nuove sanzioni verso l’Iran (probabilmente coinvolto nel conflitto), e non a caso il prezzo del WTI è salito del 3,23% nelle ultime ore.
Per il resto, seppur in calo, i mercati azionari sembrano limitare le perdite. Per l’Asia, l’indice indiano Sensex cede lo 0,69%, mentre Shanghai Composite lo 0,44%. Il Dow Jones ha perso lo 0,77%, mentre il Nasdaq 100 lo 0,86%.
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