La community crypto contro JPMorgan: il caso Jack Mallers
Di Davide Grammatica
JPMorgan chiude i conti bancari di Jack Mallers, ceo di Strike, e la community crypto si scalda: è un’azione coordinata anti-crypto?
Il caso Jack Mallers
Nelle ultime ore, il ceo di Strike e co-founder di Twenty One Capital, Jack Mallers, ha denunciato di essere stato “cacciato” da JPMorgan Chase senza alcuna spiegazione.
Lo ha fatto su X, raccontando come, nel mese di ottobre, JPM abbia chiuso improvvisamente i suoi conti personali ignorando un rapporto con la banca che durava oltre 3 decenni. Il tutto, senza alcuna spiegazione, ed essendo congedato sa un semplice ““we aren’t allowed to tell you” (“non possiamo dirtelo”).
Nella community crypto, l’episodio ha alimentato speculazioni rispetto a un colpo di reni della celebre Operation Chokepoint 2.0, ovvero quell’approccio delle istituzioni americane pre-Trump tipicamente anti-crypto.
Tra le voci intervenute nel dibattito c’è anche quella del ceo di Tether, Paolo Ardoino, che ha suggerito come il distacco da JPMorgan possa essere perfino positivo: “Forse è meglio così”.
Proprio sue parole hanno alimentato la narrazione secondo cui i leader Bitcoin incarnerebbero una forma di “resistenza al sistema finanziario tradizionale”, e non solo una semplice innovazione tecnologica.
Last month, J.P. Morgan Chase threw me out of the bank.
It was bizarre. My dad has been a private client there for 30+ years.
Every time I asked them why, they said the same thing:
“We aren’t allowed to tell you”. https://t.co/NnT8HJjYxC
— Jack Mallers (@jackmallers) November 23, 2025
Tutti i problemi di JPMorgan
Il tempismo dell’episodio, ad ogni modo, non è passato inosservato. JPMorgan è stata già sotto i riflettori le scorse settimane per la possibile rimozione di MicroStrategy dagli indici principali. Questo, a causa di nuove regole di valutazione che escluderebbero le aziende che detengono più del 50% degli asset in crypto.
JPM, inoltre, deve combattere sempre in questi giorni contro le veci nate dalle transazioni sospette legate a Jeffrey Epstein, nonché delle mancate segnalazioni durate anni.
Il senatore Ron Wyden ha parlato apertamente del caso usando parole come “complicità sistemica”, rilanciando le richieste di indagini penali. In questo contesto, la chiusura dei conti di Mallers appare, per molti, parte di un pattern preoccupante.
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