Larry Fink (BlackRock) rinnova il suo entusiasmo per Bitcoin
Di Davide Grammatica
Il ceo di BlackRock, Larry Fink, è tornato a parlare di Bitcoin e di come gli ETF BTC rappresentino un’opportunità storica per gli investitori
Larry Fink e l’amore per Bitcoin
Il ceo del gestore patrimoniale BlackRock, Larry Fink, è tornato a parlare alla CNBC di Bitcoin. Una volta, ovvero pochi anni fa, era tra i più illustri critici della prima criptovaluta, ma la sua opinione è drasticamente cambiata verso la fine del 2023. Gli ETF spot Bitcoin sono la prova concreta di questo cambio di vedute, e adesso Fink si ritrova ad essere tra i maggiori sostenitori dell’adozione di BTC, se non altro come asset di investimento sul lungo termine.
“Ero un orgoglioso scettico“, ha raccontato Fink nella recente intervista. “L’ho studiato, e sono finito per ammettere ‘ok, sai, la mia opinione cinque anni stata sbagliata’”.
Oggi l’ETF su BTC di BlackRock, IBIT, è quello con la maggior capitalizzazione di mercato. Ma le operazioni del colosso finanziario in ambito crypto non si sono limitate a questo. Proprio in queste settimane, infatti, il fondo BlackRock USD Institutional Digital Liquidity (BUIDL) è arrivato a raccogliere oltre 500 milioni di dollari.
Il ceo ci ha tenuto a suggerire anche un’indicazione di metodo, e ha descritto BTC come uno “strumento su cui investire durante i periodi di maggiore ‘paura’”. Nei momenti in cui uno stato attraversa momenti di deficit eccessivo, per esempio, BTC rappresenterebbe un’opportunità alternativa irripetibile, essendo fuori dalla portata delle politiche monetarie.
Gli ETF, qui per rimanere
“Arrivati a questo punto”, guardando il settore ETF, sembra “stupido scommetterci contro”, ha dichiarato, commentando le parole di Fink, l’analista di Bloomberg Eric Balchunas. “Almeno per chiunque abbia occhi e cervello”.
Uno dei maggiori apporti degli ETF, inoltre, sarebbe l’aver aperto questo mondo ad investitori più “cauti”. Se prima infatti c’era chi investiva in Bitcoin nella forma di una “scommessa apocalittica contro l’umanità”, ora c’è chi dice “ehi, usatene un po’ come copertura contro le politiche del vostro paese”. E il messaggio sembra essere molto più “appetibile” per consulenti finanziari tradizionali.
“Bitcoin non è uno strumento di speranza a meno che tu non speri di poter guadagnare un sacco di soldi”, ha detto, infine, Fink. “Ma lo considero un veicolo tramite cui esprimere il tuo acume finanziario”.
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