Ledger: Occhio alle truffe! Nessuno ti chiederà mai la Seed Phrase
Di Daniele Corno
Attenzione alle TRUFFE! Nel mirino alcuni utenti Ledger con lettere fisiche: Nessuno ti chiederà mai la tua Seed Phrase, per nessuna ragione

Truffa via posta: utenti Ledger nel mirino
Nessuno mai ti chiederà la tua seed phrase, qualunque sia il motivo raccontato. Questo è il preconcetto dal quale bisogna partire per tutelare se stessi in quanto, le truffe sono sempre dietro l’angolo.
È il caso di un attacco mirato ad alcuni utenti di Hardware wallet Ledger. Una lettera fisica spedita direttamente a casa di alcuni utenti, con annesso logo ufficiale dell’azienda.
Una convalida obbligatoria del portafoglio per un aggiornamento critico di sicurezza. Con questa motivazione, i truffatori spingono l’utente ignaro a scannerizzare un QR code, per poi chiedere successivamente di inserire la propria Seed Phrase.
Il danno a questo punto, diventa irrevocabile. Con la scusa di un aggiornamento di sicurezza gli attaccanti entrano in possesso delle tue chiavi private e l’utente si ritrova con il proprio portafoglio completamente svuotato.
L’allarme è stato condiviso con un post su X da Jacob Canfield, tempestivamente confermato come attacco di phishing dalla casa madre.
Breaking: New scam meta launched. Now they’re sending physical letters to the @Ledger addresses database leak requesting an ‘upgrade’ due to a security risk.
Be very cautious and warn any friends or family that you know is in crypto and is not that savvy. pic.twitter.com/XoUAGQBJXt
— Jacob Canfield (@JacobCanfield) April 28, 2025
Dati trapelati nel 2020?
Secondo quanto riferito da Canfield, i truffatori avrebbero ottenuto gli indirizzi fisici da un vecchio leak del 2020, quando un database contenente dati personali di oltre 273.000 clienti Ledger fu pubblicato su un forum hacker.
Il database includeva nomi, email, numeri di telefono e indirizzi di spedizione. Nonostante l’azienda abbia confermato la truffa, non ha fornito alcuna spiegazione sulla provenienza degli indirizzi coinvolti, né ha smentito il legame con quella violazione.
In un contesto dove le truffe si fanno sempre più credibili e professionali, è fondamentale ricordare che nessuna azienda, neanche Ledger, richiederà mai la frase di recupero.
La prevenzione, unita alla consapevolezza, resta l’arma più efficace per difendersi da queste minacce.
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