Market cap crypto da $4.000 miliardi!
Di Gabriele Brambilla
La market cap crypto tocca i 4.000 miliardi nel pieno dell'esaltazione del mercato. Ecco quali crypto contribuiscono maggiormente a questo dato

Market cap crypto a 4.000 miliardi di dollari!
Ci siamo: la market cap crypto tocca il grande traguardo dei 4.000 miliardi di dollari, cifra che fa davvero girare la testa.
La ripresa del mercato, accompagnata dal nuovo All-Time High di bitcoin e XRP, sta spingendo fortissimo la capitalizzazione totale. Ad aprile, dopo un inverno in calo, toccammo i 2.500 miliardi; nel giro di tre mesi siamo a piani ben più alti.
Chi contribuisce maggiormente?
Oltre la metà dei capitali provengono ovviamente dalla regina delle criptovalute, ovvero bitcoin. Mentre scriviamo, la coin ha una market cap di circa 2.375 miliardi di dollari.
Al secondo posto si colloca Ethereum, con 437 miliardi di dollari, seguita dalla crypto del momento XRP a oltre 207 miliardi.
Chiudono la top five USDT, stablecoin di Tether (160 miliardi di dollari) e BNB di Binance (108 miliardi). Attenzione però a SOL di Solana, che sta guadagnando terreno su BNB, ma che per ora resta indietro a 97,6 miliardi di dollari.
Tutto il resto è separato almeno da diverse decine di miliardi di dollari di capitalizzazione. Perciò, in questo momento non desta particolari preoccupazioni alle prime della classe.
Attenzione: i numeri riportati sono aggiornati alle 11 di venerdì 18/07.
Leggi di più: che cos’è la market cap?
L'importanza di questo risultato
Il risultato raggiunto ha grande valenza simbolica, ma non solo. Le criptovalute sono ormai accettate nel sistema finanziario globale e guadagnano sempre più credibilità anche tra gli scettici.
A testimonianza di quanto appena scritto ci sono gli inflow degli ETF, ma soprattutto le agende dei governi, dove bitcoin & co. hanno importanza crescente.
Aumentano i prodotti regolamentati, l’attenzione alle normative e, di conseguenza, l’adozione da parte di società e attori istituzionali. Esattamente ciò che serviva per portare nuovi capitali nel settore, così da raggiungere un livello superiore.
Il bello è che la maturità è ancora ben lontana. La corsa alle crypto è appena iniziata e le società che investono in questi asset restano una minima parte. Per non parlare degli Stati che decidono di adottare delle riserve.
Si prospettano tempi molto interessanti e rivoluzionari, ma una preoccupazione c’è: la community crypto saprà conservare quel senso di pionierismo e i valori chiave della blockchain, decentralizzazione su tutti? Oppure l’industria si avvicinerà sempre più al mondo tradizionale, conformandosi ai suoi standard?