Mastercard lancia la sua rete P2P per i pagamenti crypto!
Di Davide Grammatica
Arriva “Mastercard Crypto Credential”, la nuova rete peer-to-peer per pagamenti crypto transfrontalieri tra Europa e Sud America
Mastercard: rivoluzione per i pagamenti crypto?
Anche se ancora in modalità pilota, la notizia del lancio di “Mastercard Crypto Credential” assume una portata non indifferente per tutto il mondo delle criptovalute.
È una rete peer-to-peer lanciata direttamente dal colosso dei pagamenti Mastercard, che consentirà agli utenti di diversi exchange di effettuare pagamenti transfrontalieri sfruttando le risorse digitali.
“Poiché l’interesse per la blockchain e le risorse digitali continua ad aumentare, è essenziale fornire interazioni affidabili e verificabili reti pubbliche”, ha dichiarato, in un comunicato ufficiale, Walter Pimenta, vp esecutivo per l’America Latina di Mastercard.
Operativamente, gli utenti potranno sfruttare “etichette” dei loro wallet crypto per facilitare i pagamenti tra Europa e Sud America (per cominciare), potendo sfruttare più valute e più blockchain. Il servizio è disponibile per ora sui cex Bit2Me, Lirium e Mercado Bitcoin, e punta a rendere più semplici le interazioni tra consumatori e aziende, togliendo agli enti coinvolti l’onere della complessità propria dei servizi crypto tradizionali (a partire dai processi di verifica e dalle competenze necessarie).
La risposta crypto ai pagamenti transfrontalieri
Mastercard Crypto Credential, in sostanza, verifica essa stessa che l’address del destinatario della transazione sia valido e supporti la crypto associata. In caso contrario, la transazione non procede e tutte le parti sono tutelate dalla potenziale perdita dei fondi.
Il progetto è il risultato delle mire di Mastercard rispetto all’applicazione dei pagamenti blockchain nel mondo reale, e risponde in prima battuta a una necessità più che concreta di una grande fetta di popolazione mondiale.
L’obiettivo, infatti, è quello di raccogliere anche la domanda del settore delle rimesse, ovvero di quei cittadini che per necessità sono costretti a inviare parte dei propri stipendi all’estero, verso i propri paesi di origine. Secondo l’ONU, nel 2022, si la quota in questione di attesterebbe a circa 831 miliardi di dollari.
Seguici sui nostri canali YouTube e Telegram: troverai tanti altri aggiornamenti, tutorial e approfondimenti per essere sempre sul pezzo!