Meta investe in Bitcoin? Arriva la proposta degli azionisti
Di Davide Grammatica
Gli azionisti di Meta hanno presentato una proposta far ottenere all’azienda un’esposizione a Bitcoin come copertura contro l’inflazione
Un piano per avvicinare Meta a Bitcoin
Ethan Peck, un membro del National Center for Public Policy Research, ovvero un think tank si stampo conservatore negli Usa, ha presentato a Meta una proposta degli azionisti per far ottenere alla società un’esposizione a Bitcoin.
Lo scopo sarebbe quello di ottenere una copertura dall’inflazione, causa “dell’erosione” delle riserve di cassa di Meta, e seguirebbe un’indirizzo politico pro crypto ben chiaro, alimentato dalla nuova amministrazione Trump negli Usa.
Secondo Peck, Meta starebbe perdendo una grande occasione per coprirsi dai danni dell’inflazione, a fronte di una performance incomparabile di Bitcoin rispetto alle obbligazioni (+1.262%) negli ultimi 5 anni.
Introdurre BTC nella propria tesoreria, per gli azionisti, sarebbe la cosa “più logica da fare” per Meta.
“Gli azionisti di Meta non meritano lo stesso tipo di allocazione responsabile delle risorse per la società che direttori e dirigenti di Meta, probabilmente, implementano già per se stessi?”, ha provocato Peck.
A #Bitcoin Treasury Shareholder Proposal has been submitted to Meta.
The shareholder, Ethan Peck, who is an employee at The National Center for Public Policy Research – the organization that submitted to $MSFT & $AMZN – informed me he submitted on behalf of his family’s shares. pic.twitter.com/KrAKw7nHwp
— Tim Kotzman (@TimKotzman) January 10, 2025
L’adozione di Bitcoin è anche affare dei “grandi”
La proposta a Meta segue una serie di iniziative che hanno coinvolto molte altre realtà big-tech Usa, e l’atteggiamento degli azionisti sembra avere sempre lo stesso denominatore comune. Era già capitato lo stesso gli scorsi mesi, per esempio, a Microsoft, con una proposta di investimento in Bitcoin portata avanti addirittura da Michael Saylor.
Proprio Microsoft aveva alla fine votato contro una proposta di allocazione dell’1% delle sue risorse di cassa in BTC, e per aprile 2025 si attendono novità in questo senso anche da Amazon, che dovrà prendere in considerazione una nuova strategia di diversificazione.
Evidentemente, i big-tech americani rimangono ancora titubanti a causa dei rischi associati alla volatilità di Bitcoin, ma l’insistenza di queste richieste potrebbe significare un grande cambiamento in questo approccio all’orizzonte.
In questo senso, la proposta di Peck sembra per molti una prova significativa per verificare il sentiment di queste realtà aziendali.
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