I miner di BTC chiedono incentivi per le rinnovabili
Di Davide Grammatica
Anche i miner di Bitcoin hanno sempre guardato alle rinnovabili. Ma sempre più spesso, come per Marathon Digital, chiedono alle autorità di regolamentazione che ci siano degli incentivi.
Bitcoin e la corsa alla sostenibilità
I miner di Bitcoin hanno sempre guardato alle rinnovabili, ma sempre più spesso, come è accaduto recentemente con Marathon Digital, uno dei miner di BTC più rilevanti al mondo, chiedono alle autorità di regolamentazione che ci siano degli incentivi.
Per rendere il meccanismo di consenso proof-of-work (PoW) più efficiente dal punto di vista energetico, ma anche per rinnovare tutta l’industria, che ha la strada segnata in questa direzione se vuole avere delle prospettive e una maggiore capacità di generazione.
In questo caso è successo anche per un altro fatto rilevante, ovvero la pubblicazione negli USA di un rapporto della Casa Bianca sulle implicazioni ambientali del mining di criptovalute. In risposta, Fred Thiel, ceo di Marathon Digital, ha chiesto che siano proprio le autorità di regolamentazione a incentivare l’energia rinnovabile per i miner, disincentivando conseguentemente le fonti basate sui combustibili fossili.
La società, come tante altre realtà americane, ha annunciato all’inizio del 2022 che avrebbe trasferito i miner dal Montana a nuove località con fonti di energia “più sostenibili”. Di cui una delle più appetibili è il Texas dell’ovest, in cui il fotovoltaico e l’eolico contribuiscono in maniera fondamentale al fabbisogno energetico.
I miner, in questo contesto, svolgono due funzioni. In primo luogo quella di cliente per le stazioni di energia rinnovabile, e in secondo quello di valvola di scarico per l’energia prodotta in eccesso, quando è necessario.
Sempre il rapporto della Casa Bianca sostiene quindi che, mentre i miner situati in luoghi con un eccesso di energia rinnovabile come il Texas “possono fornire entrate aggiuntive ai distributori e incentivare la costruzione di ulteriore capacità rinnovabile, questi possono anche ridurre gli incentivi finanziari per quanto riguarda il combustibile fossile”.
La capacità di generazione, del resto, può essere aumentata solo se c’è un incentivo economico per il “generatore” a creare le condizioni per una maggiore capacità.
Il destino del PoW
La strada del proof-of-work, sembra dover essere per forza di cose quella della maggiore efficienza dal punto di vista energetico, riducendo al contempo l’impatto sull’ambiente.
I regolatori, allo stesso tempo, lasciano intendere di poter essere “educati” a conoscere in cosa consiste effettivamente il mining, e soprattutto vantaggi e svantaggi in relazione al proof-of-stake.
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