Mining Bitcoin: Jack Dorsey punta su Ocean con $ 6,2mln
Di Davide Grammatica
Jack Dorsey, ex ceo di Twitter, guida un round di finanziamento da 6,2 milioni di dollari in Ocean, avanguardia del mining Bitcoin decentralizzato
Jack Dorsey punta su un “nuovo” mining BTC
Mummolin, società specializzata in software per il mining di Bitcoin, ha raccolto un finanziamento di 6,2 milioni di dollari guidato da Jack Dorsey, co-fondatore di Twitter e ora ceo di Block, per sostenere il lancio di Ocean, un nuovo progetto di mining BTC decentralizzato.
All’iniziativa hanno partecipato anche realtà quali Barefoot Bitcoin Fund, MoonKite, NewLayer Capital e Bitcoin Opportunity Fund, per un progetto che mira “riconsegnare l’autonomia ai miner” per quanto riguarda i processi decisionali su processi complessi.
Ocean vuole, in sostanza, creare un meccanismo che “consenta ai miner di essere pagati direttamente da Bitcoin stesso, rendendo la rete, allo stesso tempo, radicalmente più solida”.
Secondo Luke Dashjr, fondatore di Mummolin e storico sviluppatore di Bitcoin, il mining necessita infatti di un’evoluzione radicale.
“Il ruolo dei mining pool deve cambiare affinché Bitcoin esista come una valuta veramente decentralizzata”, ha affermato Dashjr alla “Future of Bitcoin Mining Conference”, tenutasi nelle ultime ore in South Carolina (Usa). “Ocean è un nuovo tipo di pool che consente ai miner di essere di nuovo tali, e per questo non-custodial”.
Il problema della centralizzazione del mining
La graduale centralizzazione dell’industria del mining, del resto, è un problema sentito da tutta la community, in quanto potrebbe alla lunga compromettere il sistema nei suoi fondamentali.
“Quando vedo un progetto che è positivo per Bitcoin in generale, e che è positivo anche per me e per le mie aziende a livello personale, diventa una decisione semplice per me e sono felice di farne parte“, ha dichiarato invece Jack Dorsey, sull’argomento.
Attualmente, infatti, il mining di Bitcoin risulta sostanzialmente dominato da poche realtà, tra cui spiccano AntPool e Foundry USA, con nelle mani oltre il 55% dell’hashrate totale.
Certo, entrambe le società sono composte da miner sparsi per il mondo, con la possibilità di reindirizzare il proprio lavoro su altri pool, ma ciò non risolve il problema della graduale centralizzazione che si sta registrando.
Su questo fronte, iniziative interessanti sono portate avendo da società quali Demand e, appunto, Ocean, che punta sul 2024 per un effettivo apporto alla decentralizzazione di Bitcoin.
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