Mt Gox e governo tedesco: vicina la fine della svendita BTC
Di Davide Grammatica
La pressione di vendita su Bitcoin innescata da Mt Gox e il governo tedesco si è allentata, ma quanto manca alla fine delle liquidazioni di BTC?
La roadmap di liquidazioni e rimborsi
La situazione per Bitcoin, solo una settimana fa, sembrava irrimediabile. La pressione di vendita generata dall’operazione di rimborso ai creditori di Mt Gox e di liquidazione di BTC sequestrati del governo tedesco aveva fatto avvicinare la prima criptovaluta ai $53mila, che invece in queste ore sembra stabile intorno ai $58k. Per molti analisti, di conseguenza, questa pressione potrebbe essere già stata assorbita dal mercato.
Il governo tedesco aveva sequestrato circa 50.000 BTC nell’ambito della chiusura del sito pirata Movie2k. Di questi, secondo Arkham, oggi gestisce direttamente solo 23.964 BTC.
“Il mercato potrebbe assorbire il resto della quota in un’unica fase, con BTC che rischia di perdere fino al 3,5%”, ha dichiarato, tra gli altri, il famoso trader Alex Krüger. “Ma siamo nelle fasi finali”.
Lo scenario peggiore per BTC
Lo stesso ragionamento vale per Mt Gox che, nel 2014, gestiva oltre il 70% del volume degli scambi di Bitcoin. La sua quota comprende 141.000 BTC da distribuire, di cui 95.000 entro 90 giorni.
Come sottolinea sempre Krüger, di questi 95mila BTC, 65.000 saranno distribuiti effettivamente ai creditori singoli, 20mila saranno destinati ai fondi di credito, mentre 10mila alle parti impegnate nel processo fallimentare (es. una borsa neozelandese).
Seguendo il ragionamento del trader, lo scenario peggiore sarebbe rappresentato da una vendita immediata di una grossa quota (ovvero il 30% dei rimborsi di Mf Gox e l’intera quota del gov. tedesco), con un impatto stimato su BTC del -10,5% che, sempre secondo Krüger, sarebbe facilmente “assorbibile” dal mercato.
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