NFT: Gucci e Christie’s insieme per una nuova collezione
Di Davide Grammatica
Il brand di lusso Gucci ha siglato una partnership con Christie’s per una nuova collezione NFT, per nuove forme di arte generativa col supporto dell’AI
Gucci e un nuovo capitolo NFT
Il famoso brand del fashion di lusso Gucci, in collaborazione con la centenaria casa d’aste Christie’s, sta per rilasciare una nuova collezione NFT. È intitolata “Future Frequencies: Explorations in Generative Art and Fashion”, e presenta 21 NFT creati con il supporto dell’AI da diversi artisti “generativi”.
L’asta, che si svolgerà sulla nuova piattaforma di arte digitale della casa d’aste, Christie’s 3.0, avrà luogo dal 18 luglio al 25 dello stesso mese.
L’ispirazione, a detta del brand, dovrebbe provenire da tessuti e palette della iconica collezione “Bamboo 1947”. Tuttavia, sarà l’AI la vera protagonista, impiegando innovativi sistemi generativi per una collezione che mira a sfruttare nuove capacità creative attraverso l’intersezione di arte, moda e tecnologia.
“Il mio obiettivo con questa asta è mostrare ‘l’intersezione’, uno spettro in questo momento”, ha dichiarato ad alcune testate online Sebastian Sanchez, manager of Digital Art Sales di Christie’s, nel descrivere come questa collaborazione possa ispirare artisti e moda ad attingere alle tecnologie Web3. “Ci sono così tanti artisti generativi che stanno lavorando con studi su tessuti, indumenti, modelli… e poi ci sono persone che realizzano letteralmente capi in 3D”.
La collaborazione con Gucci, inoltre, secondo Sanchez dovrebbe rendere la collezione particolarmente “toccante” già di per sé, quantomeno per collezionisti d’arte e amanti della moda, nonché curiosi dei nuovi intrecci dell’arte di questo decennio.
“Questo per me è un po’ il punto in cui risiede la bellezza della nostra collaborazione”, ha sottolineato, ancora, Sanchez. “Christie’s è un’esperta d’arte e Gucci è un’esperta di moda, mentre noi ci troviamo nel mezzo”.
“Combinando intelligenza artificiale, 3D, film e funzioni matematiche avanzate con dipinti antichi e arazzi provenienti dalla Cina, dal Giappone e dall’Europa orientale e occidentale, le opere intendono celebrare l’era dell’intelligenza artificiale, ovvero la raffinatezza dell’esperienza, la gioia innocente del nuovo, la profondità del patrimonio culturale e la luce del futuro”, ha spiegato, infine Claire Silver, una delle artiste coinvolte nel progetto.
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