Lo strano caso degli NFT di Porsche
Di Davide Grammatica
Dopo un minting gestito maldestramente, la scorsa settimana, Porsche ha deciso direttamente di interromperlo, facendo scoppiare il prezzo degli NFT rimasti sul secondary market.
I nuovi NFT di Porsche
Porsche, la scorsa settimana, ha rilasciato una sua personale collezione NFT, il cui minting, tuttavia, ha riscontrato diversi problemi. A causa delle lamentele della community, alcuni membri della quale non sono riusciti ad acquistare il prodotto, la società ha però pensato bene di “abbandonarlo” direttamente, interrompendo il processo di minting.
Così, forse anche grazie a un’ondata di critiche nei confronti del marchio e della sua strategia Web3, il floor price della collezione di non-fungible-token è letteralmente esploso sul mercato secondario.
Il piano iniziale era vendere 7.500 NFT a un prezzo minimo di 0,911 ETH (circa 1.420 dollari), ma la cattiva gestione del progetto è stata subito criticata dalla community, la quale ha subito messo in luce alcune criticità della collezione, tra cui grande offerta e il prezzo poco equo in relazione ad essa. Ma anche, e soprattutto, la mancanza di comprensione della strategia Web3 da parte del marchio stesso.
Martedì scorso, quindi, Porsche ha deciso di interrompere il minting al raggiungimento di 2.363 NFT creati, provocando fin da subito un forte shock all’offerta e facendo salire il prezzo.
Secondo i dati di OpenSea, gli NFT relativi alla famosa 911 sono ora scambiati, ancora dopo qualche giorno, per un prezzo minimo di 2,4 ETH, ma hanno visto il floor price toccare i 3,3 ETH (5.200 dollari), e il prezzo non sembra certo indirizzato a crollare. Il volume totale della collezione, invece, ammonta a circa 2.500 ETH, con ritmi costanti negli ultimi giorni.
La risposta di Porsche
Porsche, a sua volta, ha invece chiarito la sua strategia Web3 su Twitter, per chiarire ulteriormente i suoi obiettivi riguardo al minting e al futuro della collezione. I token si evolveranno con diverse rarità, e consentiranno ai collezionisti di accedere a eventi ed esperienze nei prossimi mesi.
In risposta alla controversia che circonda tutta la vicenda, un portavoce di Porsche ha dichiarato a invece che i suoi NFT sono “pensati per essere un investimento a lungo termine“.
“Vediamo molto interesse da parte degli amanti dell’arte e degli appassionati di Porsche”, ha sottolineato il portavoce. “Molti clienti della comunità Web3 si sono ovviamente trattenuti, perché la rivendita diretta sembrava non redditizia a causa della personalizzazione dell’NFT. Ciò che è però fondamentale è che possiamo offrire alla community gli eventi e le utilità più esclusivi e personali possibili“.
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