PayPal si impegna a rendere “green” il mining Bitcoin
Di Davide Grammatica
PayPal ed EnergyWeb hanno proposto degli incentivi ai miner Bitcoin che si impegnano nell’utilizzo di fonti energetiche a basse emissioni
Per un mining sostenibile
Il colosso fintech PayPal sta promuovendo nuovi incentivi ai miner Bitcoin che intendono impegnarsi nell’utilizzo di fonti energetiche a basse emissioni o rinnovabili.
Lo ha fatto tramite PayPal Blockchain Research Group e in collaborazione con l’organizzazione no-profit EnergyWeb, sviluppando una vera e propria nuova piattaforma per monitorare e “convalidare” l’utilizzo di energia pulita da parte del settore del mining Bitcoin. Secondo il blog ufficiale, tramite questo strumento, si può verificare l’utilizzo dell’energia pulita e premiare le operazioni a minore consumo energetico.
L’obiettivo è consentire al settore di svilupparsi in maniera sostenibile, e non solo dal punto di vista ambientale. Un problema rilevante, infatti, è rappresentato dall’attività di mining che mette a dura prova reti elettriche in tutto il mondo, a partire dagli Stati Uniti.
Un problema che si ripresenta
Il consumo energetico, del resto, è necessario per garantire il corretto svolgimento del processo di mining di Bitcoin, e con la crescita dell’asset diventano sempre più necessarie delle soluzioni di sostenibilità.
Quella di PayPal intende, nello specifico, “identificare” dei BTC “green” minati da chi utilizza fonti energetiche a basse emissioni di CO2, che poi a loro volta verranno “ricompensati”.
L’industria del mining, nel corso degli anni, ha sempre dovuto affrontare problematiche relative alla sua sostenibilità, a loro volta mischiatesi all’andamento del mercato.
Elon Musk, proprio per una questione “ambientale”, aveva deciso di interrompere un processo di adozione di BTC da parte delle sue aziende, e le varie giurisdizioni hanno sempre cercato di far leva su questa questione per introdurre nuove tassazioni.
La faccenda è passata più in secondo piano solamente negli ultimi mesi, ma solamente grazie all’arrivo dei nuovi ETF spot BTC e al capitale istituzionale che hanno “mitigato” le discussioni sul tema.
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