PMI: il Purchasing Managers Index
Di Gabriele Brambilla
L'indice PMI (Purchasing Managers Index) è un importante indicatore che offre degli utili insights sul mercato da dietro le quinte
Introduzione al PMI
Tra gli indicatori più importanti in circolazione, ma a cui magari si presta meno attenzione, troviamo il PMI. Questo dato offre infatti un punto di vista differente del mercato: non la solita osservazione sui dati di vendita, crescita e via dicendo, ma una vera e propria “sbirciata” dietro le quinte.
In questo breve articolo spiegheremo che cos’è il PMI, perché è così significativo e che cosa mostra. In pochi minuti di lettura metteremo tra i nostri tool un altro valido alleato.
Che cos'è il Purchasing Managers Index?
PMI è l’abbreviazione di Purchasing Managers Index; il nome di per sé dà un’idea di che cosa si tratta, ma capiamo nel dettaglio.
Il PMI è un indicatore emesso il primo lunedì di ogni mese. Una delle entità più di spicco a pubblicarlo è l’Institute for Supply Management, noto anche come ISM.
L’indice si basa sui dati provenienti da uno specifico questionario sottoposto a un certo numero di manager del reparto acquisti di grandi aziende operanti nel settore manifatturiero. Le risposte fornite, che compongono il PMI, ci permettono di capire se le aziende compreranno più o meno materiali per le loro attività. Chiaramente, se l’industria nel complesso compra più materiali è perché la produzione sarà superiore al periodo precedente. Di conseguenza, l’economia del settore (e solitamente anche quella generale) dovrebbe crescere. Al contrario, una contrazione degli acquisti potrebbe voler dire meno produzione e, di riflesso, decrescita economica.
Si noti che il Purchasing Managers Index non consente di indagare su una singola entità, ma solo sul settore in generale. Può predire importanti informazioni sull’economia, ma alcune realtà che ne fanno parte potrebbero andare controcorrente. In più, i risultati del PMI non sono una certezza come quelli di un CPI, per fare un esempio; raccomandiamo quindi di approfondire con altri strumenti e di non prendere decisioni sulla base di un unico indicatore.
Ultimo ma non per importanza il valore vero e proprio.
Il PMI può oscillare da 0 a 100. Quota 50 è la via di mezzo, che non rappresenta alcun cambiamento rispetto al periodo precedente. Sopra il 50 vi è un’espansione rispetto al mese precedente, mentre sotto il 50 vi è una contrazione.
Nota: l’indicatore esiste anche per comparti non manifatturieri e viene elaborato anche da entità alternative all’Institute for Supply Management. Consigliamo di seguire il calendario economico di Investing.com per non perdersi nessun dato; oppure, ancora meglio, puoi iscriverti alla nostra newsletter Whale Weekend, dove troverai l’agenda dei principali appuntamenti economici della settimana successiva!
Calcolo del PMI
La formula per calcolare il Purchasing Managers Index è piuttosto semplice, eccola qui:
PMI = (p1*1) + (p2*0,5) + (p3*0)
Capiamo che cosa rappresentano le varie voci:
- p1 è la percentuale di risposte positive, ossia che mostrano un miglioramento (più acquisti);
- p2 è la percentuale di risposte neutrali, ovvero nessun cambiamento rispetto al mese precedente (acquisti invariati);
- p3 è invece la percentuale di risposte negative, che mostrano un peggioramento (meno acquisti).
"PMI = (p1*1) + (p2*0,5) + (p3*0)"
PMI: punti di forza e debolezze
Ora che conosciamo meglio questo indicatore, mettiamone in evidenza punti di forza e debolezze, così da completare il quadro.
I punti di forza del PMI
Il principale punto di forza di questo indice è la semplicità di lettura: in un colpo d’occhio capiremo se la situazione è migliorata o peggiorata rispetto al periodo antecedente. In più, essendo un appuntamento mensile, si ha la possibilità di accedere a dati sempre attuali e aggiornati.
Un ulteriore punto a favore è il fatto che l’indicatore ha funzioni previsionali, basandosi però su dati reali. Oltretutto, come dicevamo anche all’inizio dell’articolo, il PMI ci fa vedere le cose dal lato di chi produce e acquista per produrre, offrendo una differente prospettiva sul mercato.
Le debolezze del PMI
Più che di debolezza, dobbiamo parlare di limite. Il Purchasing Manager Index scatta una fotografia di un settore particolare, ma non di tutte le attività. Potremo avere quindi delle informazioni sull’industria, così come sui servizi, fino a dati ancor più di nicchie, ma non dell’aggregato. Questo vale soprattutto per l’Index riferito alla manifattura, che nei nostri tempi è diventata meno importante rispetto al passato.
In ogni caso, osservare i vari PMI ci consente di avere a disposizione informazioni sempre utili, da confrontrare con altri indicatori. Con un lavoro preciso e ben pensato riusciremo a capire qual è la situazione attuale e dove potrebbe andare il mercato, riducendo i rischi e aumentando le possibilità di successo: non una cosa da poco!
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