Processo FTX: parla Sam Bankman-Fried
Di Davide Grammatica
L’ex ceo di FTX, Sam Bankman-Fried (SBF), è arrivato sul banco dei testimoni nel processo in cui rischia fino a qualche decina di anni di carcere
Il turno di SBF
Sam Bankman-Fried (SBF) è arrivato finalmente a parlare, nel ruolo di testimone, al processo che lo vede accusato di diversi reati (riassumibili nella più generale “frode”) nel contesto del crollo di FTX.
Il processo, a lungo attesto e caricato dalla stampa nei mesi precedenti, sta incuriosendo la community sia per la natura delle testimonianze passate (su tutte, quella di Caroline Addison, ex ad di Alameda Research), sia per il suo svolgimento, con gli avvocati difensori che hanno impostato una strategia non ancora chiara.
Bankman-Fried, che ha parlato proprio nelle ultime ore, ha infatti testimoniato in assenza di una giuria (cosa molto rara per il sistema giuridico americano, perché di fatto non conveniente) appena dopo la decisione del giudice Lewis Kaplan di congedarla per la giornata.
Ad ogni modo, oltre a trattare dei problemi derivati dalla precarietà della sicurezza della società, sottolineando come questi non abbiano mai compromesso alcuna funzione dell’ecosistema del cex, SBF ha anche risposto a un quesito fondamentale sulla natura delle transazioni tra FTX e Alameda.
La risposta, per molti, riassumerebbe la strategia della difesa, e consiste nel considerarsi innocente in virtù del fatto che non ci fosse alcuna consapevolezza della natura illegale dei depositi di FTX tramite Alameda. E questo, anche per il fatto che le operazioni furono eseguite sotto una consulenza legale.
Un processo ancora lungo
Essendo innumerevoli le prove a sfavore di SBF, la sua stessa testimonianza è considerata da molti come un rischio. Per questo, non sarebbe inverosimile nemmeno che gli avvocati puntino a una “sospensione” del caso tramite qualche stratagemma, visto che sembra improbabile scommettano sulla non colpevolezza del loro cliente.
Se condannato, Sam Bankman-Fried rischia una pena nell’ordine delle decine di anni di carcere, a causa di diversi reati di natura dolosa e per l’uso improprio dei fondi dei clienti dell’exchange. Occorrerà, a questo punto, aspettare la risposta dell’accusa, per un processo che però ci si aspetta sia appena all’inizio.
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