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Prodotto interno lordo: il PIL

Di Gabriele Brambilla

Spesso presente anche sui media tradizionali, il Prodotto Interno Lordo è uno dei dati di base del mondo macroeconomico: approfondiamolo

Prodotto interno lordo: il PIL

PIL: uno dei principali indicatori economici

Alzi la mano chi non ha mai sentito parlare del PIL, ossia Prodotto Interno Lordo; probabilmente nessuno l’avrà alzata, perché stiamo parlando di uno tra i più importanti indicatori economici.

L’economia non è rappresentabile da un solo dato, ma richiede una vasta gamma di numeri per riuscire a fotografare la situazione. Oltretutto, restano comunque dei limiti che richiedono altre tipologie di indicatori che vanno oltre questa sfera.

Tuttavia, il Prodotto Interno Lordo è senza dubbio fondamentale per capire in che direzione sta andando un Paese e quindi dobbiamo sapere che cosa rappresenta. In questo articolo scopriamo il significato di PIL, più altri concetti utili e interessanti.

Che cos'è il Prodotto Interno Lordo?

Cominciamo con la definizione PIL: il Prodotto Interno Lordo è un dato macroeconomico che misura il valore aggregato di tutti i beni e servizi prodotti in un certo territorio e in un periodo temporale ben specifico. Importante: i beni e servizi devono essere finali, quindi non in una fase intermedia del processo produttivo.

Ad esempio: se fabbricassimo dei tostapane, questi saranno il prodotto finito che contribuirà al PIL.

Come riportato in definizione, il PIL si riferisce a un’area territoriale ben specifica. Se un’azienda americana avesse una sede anche in Italia, quanto prodotto da quest’ultima andrebbe a sommarsi al Prodotto Interno Lordo italiano e non a quello americano. Questo concetto è particolarmente importante, perché mette in luce cosa mira a rappresentare il PIL, con tutte le implicazioni che ne conseguono.

Se ci pensiamo, il Prodotto Interno Lordo è una cartina tornasole dell’attività economica di un Paese e fornisce indicazioni rilevanti anche sul mercato del lavoro, con conseguenze anche sui consumi. Questo perché, almeno in linea teorica, all’aumentare del PIL aumentano produttività, occupati e consumi, dando vita a un circolo che alimenta il Prodotto Interno Lordo stesso.

Il PIL è considerato uno dei più importanti dati macroeconomici in assoluto, in grado di rappresentare il livello di benessere di un Paese. In verità, non è sempre così, ma ci torneremo in seguito.

Come si calcola il Prodotto Interno Lordo?

Il PIL viene calcolato con una formula ben nota a chi ha studiato economia, in quanto una delle prime che si incontra sul percorso. Eccola qui:

Y = C + I + G + NX

Capiamo cosa significano queste lettere una per una:

  • C: consumi
  • I: investimenti (privati)
  • G: spesa (intesa come spesa pubblica);
  • NX: esportazioni nette, ossia il risultato di importazioni-esportazioni (parliamo della Trade Balance, un dato altrettanto rilevante per gli addetti ai lavori).

Mediante questa formula si ottiene il Prodotto Interno Lordo che, come visto, è basato sul criterio di territorialità (producendo qualcosa in un territorio, il valore si somma al PIL del territorio stesso).

Esiste poi anche il Prodotto Nazionale Lordo, noto anche come PNL. Questo lascia cadere il criterio di territorialità e stabilisce quello di nazionalità. Tornando all’esempio dell’azienda americana, quanto prodotto in Italia andrebbe a:

  • Sommarsi al PIL italiano;
  • Sommarsi al PNL americano.

"Fondamentale la differenza tra PIL e PNL: sono due dati ben distinti!"

PIL nominale e PIL reale

Il Prodotto Interno Lordo è misurabile in due modi: nominale e reale.

Il primo viene rappresentato con un valore misurato sui prezzi attuali, mentre il secondo tiene conto delle variazioni dei prezzi.

Non c’è una soluzione migliore: sarà chi legge il dato a scegliere quale sia quello più adatto alle sue esigenze, considerando anche i periodi presi in considerazione. Ad esempio, quando i prezzi oscillano molto, per alcune ricerche potrebbe essere più indicato il PIL reale, così da eliminare il rumore dato dai cambiamenti.

Perciò, il PIL nominale può variare sia in base alle quantità di beni e servizi prodotti che a causa dei cambiamenti dei prezzi. Invece, quello reale mostra esclusivamente i cambiamenti della quantità di beni e servizi prodotti. Il vantaggio del PIL reale sta nella possibilità di confrontare annate differenti a prescindere dal contesto.

Classifica del Prodotto Interno Lordo

Esistono diverse classifiche stilate da varie organizzazioni come il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Mondiale e via dicendo. I numeri cambiano sensibilmente, ma le posizioni restano più o meno le stesse.

Al primo posto troviamo ovviamente gli Stati Uniti, la più grande economia dell’intero pianeta. Da soli, essi contribuiscono al Prodotto Interno Lordo in una misura variabile tra il 17 e il 23% circa.

Al secondo posto, staccata, vi è l’Unione Europea. In verità, non essendo un Paese, la posizione viene occupata virtualmente.

Il reale secondo posto spetta alla Cina, che contribuisce al PIL mondiale tra il 12 e il 16% scarso.

Seguono, con valori inferiori alla metà rispetto alla Cina, Giappone, Germania e Regno Unito. PIL Italia all’ottavo posto tra Francia e Canada.

I dati (nominali) si riferiscono a diversi periodi, tutti precedenti alla pandemia.

Concentrandoci su casa nostra, chi ha il PIL più alto d’Europa? La risposta, piuttosto scontata, è la Germania.

L’Italia ha storicamente occupato il quarto posto, dietro appunto a Germania, Regno Unito e Francia. Dopo la Brexit, il nostro Paese è salito sul gradino più basso del podio, con dietro la Spagna.

Fonte immagini di questo paragrafo: Ragioneria Generale dello Stato su dati Eurostat

Classifica del Prodotto Interno Lordo

Il PIL pro capite

Se prendiamo il PIL e lo mettiamo in rapporto con il numero degli abitanti otteniamo il PIL pro capite. Esso può dare un’idea del tenore di vita medio di un determinato Paese, anche se chiaramente non può mostrare le disparità.

Seppur l’Italia abbia un Prodotto Interno Lordo tra i primi al mondo e in Europa, nel valore pro capite non si posiziona così bene. Ad esempio, nel nostro continente ci troviamo solo al 12esimo posto.

Fonte immagine: Ragioneria Generale dello Stato su dati Eurostat

Il PIL pro capite

Classifica PIL pro capite

Proseguendo con le classifiche, il Prodotto Interno Lordo pro capite nominale più alto spetta al Lussemburgo, davanti a Liechtenstein e Svizzera. Stati Uniti al decimo posto, Germania al diciannovesimo e Italia solo al ventottesimo (PIL pro capite Italia = 34.321 $).

I dati provengono dal Fondo Monetario Internazionale e si basano sul periodo 2018-2022.

I limiti del Prodotto Interno Lordo

Ora che sappiamo cosa significa PIL, nonchè ciò che ruota attorno a questo concetto, non ci resta che parlare dei limiti.

Questo indicatore è fondamentale in economia e viene da sempre visto come il rappresentante del benessere di un Paese. Tuttavia, ciò non è del tutto vero.

Innanzitutto, il numero non è in grado di rappresentare le disparità presenti in uno Stato. Per esempio, esso non mostra dati quali la soglia di povertà e la percentuale di popolazione che è al di sotto. Dovremmo quindi integrare il dato con altri indicatori per avere una fotografia fedele di ciò che accade dietro le quinte.

Il Prodotto Interno Lordo è poi un valore che mira tanto a rappresentare crescita e sviluppo economico, che spesso però sono a discapito di altre voci altrettanto (se non più) importanti. Un esempio è la correlazione tra PIL e livelli di anidride carbonica, tra i principali gas serra responsabili dei cambiamenti climatici. All’aumentare del Prodotto Interno Lordo crescono i gas serra e si aggravano fenomeni estremi causati dall’uomo, che causano danni non solo agli ecosistemi, ma all’uomo stesso.

PIL e anidride carbonica

Fonte immagine: G273Y su Wikimedia Commons

Ma c’è di più. Il PIL mostra solo cifre legate al denaro, ma non tiene conto della felicità delle persone, dell’accesso ai servizi e di altri fattori chiave per il benessere degli individui.

Per questo motivo, esistono altri indicatori quali l’Indicatore del Progresso Reale (IPR) o l’Indice di Sviluppo Umano. Essi cercano di includere fattori che vanno oltre le misure economiche, con l’idea di inquadrare al meglio la situazione in un dato territorio.

Il Prodotto Interno Lordo resta un caposaldo del mondo economico, che dobbiamo seguire con particolare attenzione in quanto in grado di condizionare non poco anche i mercati. Non dimentichiamo però di andare oltre e indagare più a fondo; in caso contrario, avremo chiara solo una faccia della medaglia, mentre saremo all’oscuro dell’altra.

Fonti e approfondimenti:

Ragioneria Generale dello Stato

Wikipedia

Elementi di Economia, Sloman-Garratt, Il Mulino, 2014

Economia Internazionale, De Arcangelis, McGraw Hill, terza edizione

Per imparare le basi indispensabili della macroeconomia, segui il nostro corso gratuito.


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