Quanto investire in bitcoin: le cifre
Di Gabriele Brambilla
Tra i tanti dubbi degli investitori in erba, ci si chiede spesso quanto investire in bitcoin. Vediamo quali elementi considerare per stabilire la giusta somma

Introduzione
Acquistare crypto, holdarle, metterle a rendita, tutto molto bello ma… quanto investire in bitcoin?
Domanda lecita soprattutto tra i principianti, ma anche tra chi è un po’ più navigato nel nostro settore. Questo articolo è pensato proprio per aiutarti a trovare la tua personale risposta.
Disponibilità e obiettivi
Lo sappiamo, ce l’avrete sentito dire 1000 volte, ma è così: la cifra da investire dipende sempre dalle proprie disponibilità e dagli obiettivi prefissati. Partiamo con le prime.
Le disponibilità economiche sono uno sbarramento che impedisce di investire in bitcoin (o altro) più di un tot. Dopotutto, una persona che guadagna 2.000 euro e non ha altre entrate, non potrà di certo investire mensilmente 2001 o più euro.
Quindi, le fondamenta consistono in un buon budgeting delle proprie finanze, così da determinare quanto potremo investire mensilmente. Se vuoi una mano in questo percorso, ricordati del nostro Corso di finanza personale (che è pure gratuito, approfittane).
Molto rapidamente, diciamo che dovremo considerare tutte le spese ricorrenti, per le emergenze, per il tempo libero, così da ottenere una cifra libera e investibile. Nel caso non avessimo grandi possibilità, nessun problema: meglio investire 50€ al mese che niente, è pur sempre l’inizio di un percorso importante. Mai sottovalutare il potere del tempo, della pazienza e delle scelte corrette.
Spostiamoci quindi sugli obiettivi ponendoci una domanda: perché vogliamo investire? “Per diventare miliardari” è la risposta sbagliata: dobbiamo infatti stabilire degli obiettivi realistici. Se poi fossimo davvero così bravi da riuscire nell’impresa di arricchirci tantissimo, tanto meglio!
Alcune persone investono pensando al futuro (acquisto della casa, pianificazione alla pensione…); altre lo fanno a puro scopo speculativo; altre ancora hanno mille motivazioni differenti. Non c’è giusto o sbagliato, conta solo ciò che fa per te.
Importante poi non scordarsi che stiamo parlando nello specifico di bitcoin. Quindi, i ragionamenti posti finora, utili in generale, dovranno essere fatti con BTC al centro.
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Considerare gli altri investimenti
Finora abbiamo parlato di investimenti in generale, ma in verità il complesso si suddivide in tanti gruppi: azioni, obbligazioni, titoli di Stato, criptovalute e via dicendo. A loro volta, essi si possono ramificare ulteriormente. Di conseguenza, per capire quanto investire in bitcoin, sarà fondamentale fissare le quote di tutti gli asset che deteniamo o che vogliamo possedere.
Essere all-in sul mondo crypto è una mossa molto rischiosa e che sconsigliamo. Una gestione sana del portafoglio prevede una percentuale minima o moderata in coin e token, con BTC a comandare la scena.
In ogni caso, per stabilire le quote occorre ragionare sia sugli obiettivi che sulla tolleranza ai rischi: persone senza particolari vincoli di vita (niente figli, casa da mantenere e via dicendo) potranno sopportare rischi maggiori di una madre di famiglia. Ci sono poi anche delle eccezioni, a rafforzare il concetto che tutto è assolutamente personale.
In linea generale, possiamo sostenere che bitcoin dovrebbe essere per distacco l’asset più presente nella parte crypto del proprio portafoglio. Un esempio potrebbe essere una ripartizione tipo 70/25/5, ossia 70% in BTC, 25% in ETH e il restante 5% in altcoin. Raccomandiamo di non prendere quanto appena scritto come legge e di stabilire le proprie suddivisioni in autonomia.
Quanto investire in bitcoin
Abbiamo scoperto che la cifra non è univoca e può variare di molto da persona a persona. Seguendo tutto l’iter di cui abbiamo parlato, riusciremo a capire quanto investire in bitcoin senza troppe difficoltà.
Nel tempo, potremo ovviamente modificare le ripartizioni stabilite, decidendo se aumentare o diminuire le quote. Lo scenario spesso cambia e dobbiamo seguire prontamente queste variazioni, approfittando delle potenzialità e minimizzando i rischi.
In conclusione, non è importante il quanto investire, ma di frequente è fondamentale farlo: BTC è un asset che ha dimostrato di saperci fare e offre una diversificazione molto interessante. Allocare una piccola parte del portafoglio su questa criptovaluta è una buona idea per molti, a patto di non esagerare.