Ribasso Bitcoin: Bitwise non ci sta e scommette sulla ripresa
Di Davide Grammatica
Bitwise respinge i timori di un nuovo bear market per Bitcoin: “sarà un fenomeno di breve periodo”, e le istituzioni continueranno a “sostenere l’asset”
C’è chi rimane ottimista si BTC
Negli ultimi giorni il prezzo di Bitcoin ha incrementato i timori degli investitori più pessimisti, soprattutto nel breve termine. Con la recente correzione, BTC è sceso del 27,5% dal massimo storico di inizio ottobre e brevemente sotto la soglia dei $90.000.
Nonostante questo, Bitwise e il ceo Matt Hougan non hanno perso tempo a respingere i timori di un nuovo bear market, affermando, come riporta The Block, come il fenomeno attuale sia solamente di breve periodo, senza implicazioni sulle tesi rialziste di lungo termine.
Secondo Hougan, il punto centrale è che Bitcoin non debba essere interpretato come un asset puramente speculativo, ma come un “servizio digitale”. Proprio questo elemento, del resto, spiegherebbe anche perché le istituzioni continuino ad accumularlo nonostante la volatilità.
Per spiegare questo concetto, basti pensare al motivo principale per cui Bitcoin dovrebbe valere qualcosa. Del resto, non genera utili, non produce cash flow, non distribuisce dividendi e non ha una forma fisica. Eppure vale oltre 2.000 miliardi di dollari. Il motivo è che ormai BTC è un “rifugio”, o in altre parole un “servizio” di conservazione della ricchezza che permette di detenere valore digitalmente, “senza fare affidamento su governi, banche o intermediari”.
Nulla di nuovo, in realtà, ma da tenere a mente in momenti di difficoltà espressi dal mercato. Il riferimento al “servizio”, secondo Hougan, aiuterebbe però a uscire da un errore concettuale. Gli investitori sono perfettamente abituati a pagare per servizi, con la differenza che per Bitcoin non ci si può “abbonare”, e l’unico modo per approcciarsi ad esso è detenerlo.
Una pausa dopo mesi di rialzo
Hougan ricorda poi che, negli ultimi dieci anni, Bitcoin è salito di oltre 28.000%, un dato che riflette l’aumento costante della domanda del suo “servizio”. Oggi tra gli utenti di Bitcoin figura una lista di istituzioni globali che continua ad ampliarsi, mentre il sistema finanziario diventa sempre più digitale e i governi accumulano debito.
“In un’epoca sempre più digitale, con governi che aumentano costantemente l’indebitamento, credo che sempre più persone vorranno il servizio che Bitcoin offre”, conclude Hougan.
La volatilità recente, insomma, non rappresenta un segnale strutturale di inversione del mercato, ma un normale respiro dopo mesi di rialzo.
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