Russia e crypto: Trading per investitori e aziende qualificate
Di Daniele Corno
La Banca Centrale Russa propone un test per il trading crypto ad investitori qualificati: No netto a criptovalute come mezzo di pagamento
Nuova proposta in campo Russo
La Banca Centrale della Federazione Russa ha annunciato una nuova proposta per abilitare ad investitori qualificati il trading di Bitcoin e crypto-asset. La proposta, previa approvazione da parte del governo introduce un periodo giuridico sperimentale (EPR) di 3 anni per raccogliere dati e feedback.
Per ottenere il ruolo di “investitore qualificato“, il cittadino deve possedere investimenti in titoli e depositi per un valore superiore a 100 milioni di rubli, pari a circa €1.05 milioni di Euro oppure, un reddito percepito nell’ultimo anno superiore a quota 50 milioni di rubli.
Inoltre, viene proposto di aprire questo esperimento anche alle società qualificate come “investitori qualificati“. Per aziende ed organizzazioni finanziarie, la Banca di Russia inoltre stabilirà alcuni requisiti normativi da soddisfare.
L’obiettivo dell’esperimento è quello di aumentare la trasparenza sul mercato crypto, la creazione di standard per i servizi relativi e l’espansione delle opportunità di investimento per investitori disposti ad assumersi maggiori rischi.
No netto alle criptovalute come mezzo di pagamento
Sebbene nel paese la detenzione di criptovalute per i privati non sia di per sé illegale, la Banca di Russia non considera in alcun modo questi strumenti come mezzo di pagamento.
A tal proposito, è sulla carta la proposta simultanea di introdurre un divieto di transazioni in criptovalute tra residenti Russi fuori dal EPR, nonché di imporre sanzioni per la violazione di questa norma.
Nonostante le limitazioni, ciò mostra una prima apertura verso il settore da parte della Russia. Paese che, per giunta, ha già sfruttato le criptovalute come metodo di pagamento per aggirare parte delle sanzioni imposte.
Inoltre, alla fine di questo periodo sperimentale di 3 anni, gli investitori qualificati saranno poi abilitati ad investire su questo mercato attraverso strumenti derivati.
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