Russia: Sberbank potrà scambiare criptovalute
Di Davide Grammatica
La banca centrale russa ha concesso a Sberbank una licenza per emettere e scambiare criptovalute, per mitigare le sanzioni occidentali
Il contesto
Sberbank potrà emettere e scambiare criptovalute grazie a una concessione della banca centrale russa, la quale solo alcuni mesi fa aveva auspicato il divieto totale del trading e del mining crypto. Evidentemente il contesto è cambiato, come anche alcune vedute sul futuro a breve-medio termine.
Dall’altra parte, Sberbank non ha nascosto le consistenti difficoltà derivanti dalle sanzioni imposte dall’occidente, essendo stata costretta a ritirarsi dai mercati europei a causa dei deflussi di denaro dalle filiali con sede in Europa. A loro volta causati dai settori commerciali con forte esposizione alla Russia.
L’obbiettivo della banca, in questo momento storico, è quello di limitare proprio queste difficoltà, mitigando l’impatto delle sanzioni. E l’iscrizione al nuovo registro della CBR (Banca centrale della Federazione Russa) è un’operazione nata da questo proposito.
Le prospettive
Le aziende, da questo momento, potranno quindi sfruttare la piattaforma di Sberbank per acquistare e scambiare risorse digitali, magari attirando nuovi capitali di mercato. “Ed è solo l’inizio di questo percorso negli beni digitali”, ha sottolineato Sergey Popov, direttore dell’area “transazioni” di Sberbank. “Le aziende potranno effettuare la loro prima transazione sulla piattaforma blockchain tra un mese”.
Tra l’altro, una richiesta nei confronti della banca centrale di una licenza per emettere criptovalute era già stata inoltrata da Sberbank lo scorso gennaio. In quell’occasione, la licenza riguardava l’emissione di una propria moneta digitale. Mentre, ancora prima, nel 2020, il ceo di Sberbank German Gref svelò dell’esistenza di un progetto per la realizzazione di “Sbercoin”, in collaborazione con JP Morgan.
Sberbank, secondo un report del dipartimento del Tesoro degli Usa, controlla la quota di mercato più alta dei conti di risparmio in Russia, ed è anche il principale creditore del paese. Resta da capire, a questo punto, se le criptovalute possano contribuire o meno alla ripresa della banca. Gli analisti di mercato, da questo punto di vista, rimangono poco convinti che le società finanziarie possano eludere le sanzioni tramite il canale crypto. Di fatto, però, il nuovo contesto storico ha cambiato completamente la politica di approccio alle criptovalute da parte delle istituzioni finanziarie.