SBF dal carcere: “Il fallimento di FTX si poteva evitare”
Di Davide Grammatica
L’ex ceo del fu FTX, Sam Bankman-Fried (SBF) è tornato a parlare dal carcere: “Potevamo pagare tutti, il fallimento è causa di fattori esterni”

Sam Bankman-Fried parla dal carcere
In una recente intervista rilasciata a Tucker Carlson, direttamente dalla prigione nella quale sta scontando la sua pena per frode, l’ex ceo del defunto FTX, Sam Bankman-Fried (SBF) ha parlato di vari argomenti, ma con un focus sul settore crypto e alcuni retroscena sul fallimento del suo exchange.
Come in passato, ha difeso la sua gestione del cex, sottolineando ancora una volta come il processo fallimentare fu spinto da fattori esterni, e che non fosse necessario in quanto la piattaforma aveva le risorse necessarie per pagare gli utenti.
Dal suo punto di vista, quindi, tutta la vicenda non sarebbe da classificare come una frode deliberata, ma il risultato di una cattiva gestione della liquidità, in un contesto di forte pressione mediatica.
In un certo momento, il problema vero, secondo SBF sarebbe diventa la “narrazione costruita attorno all’azienda“, che ha incrementato la paura e l’incertezza tra gli investitori.
Sam Bankman-Fried is doing 25 years behind bars, and is now sharing a cell block with Diddy. He joins us from prison for an update on his new life.
(0:00) What Has Prison Been Like?
(2:28) Was SBF Ever on Adderall?
(4:42) SBF Meeting Diddy in Prison
(7:01) How Prison Has Changed… pic.twitter.com/mNSNktLibg— Tucker Carlson (@TuckerCarlson) March 6, 2025
Il mondo crypto senza FTX
Nonostante tutti i problemi nati dall’essere diventato un protagonista dell’industria crypto, SBF rimane ancora oggi un forte sostenitore del settore. “L’ecosistema delle criptovalute è maturato e, nonostante le sfide, l’innovazione continua ad andare avanti”, ha dichiarato.
La SEC, secondo l’ex ceo, avrebbe ostacolato non il processo si sviluppo, ma la nuova amministrazione sembra aver imposto un cambio di programma radicale. Tuttavia, non in tempo per salvare FTX, che sarebbe potuto diventare “un attore chiave nell’adozione di massa delle criptovalute”.
Condannato a 25 anni di carcere, SBF sostiene ancora di essere innocente, e lavora ancora con il suo team legale per ricostruire la propria immagine.
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