Singapore: per ogni 100 dollari in Bitcoin, 125 da detenere
Di Davide Grammatica
Singapore richiesto alle banche che, a fronte di ogni 100 dollari in controvalore di Bitcoin, debbano corrispondere 125 dollari. Questo, per garantirne la sicurezza finanziaria
Singapore e Bitcoin
Singapore ha fatto richiesta alle banche che queste, a fronte di ogni 100 dollari di esposizione in Bitcoin, debbano far corrispondere 125 dollari. Per garantire la sicurezza finanziaria del paese, e a prescindere dall’esposizione delle banche stesse alle criptovalute.
Lo ha dichiarato l’”alto ministro” di Singapore Tharman Shanmugaratnam, dando il via a una nuova linea di regolamentazione dei confronti delle banche, che dovrà costituire la principale forma di prevenzione rispetto all’instabilità del mercato crypto.
L’operazione è stata effettuata nonostante, in fin dei conti, il livello di esposizione alle crypto totale rappresenti lo 0,05% delle attività totali ponderate per il rischio, e lo stesso Shanmugaratnam, in una lettera scritta al parlamento di Singapore, abbia confermato come le banche con sede a Singapore abbiano un’esposizione ancora contenuta.
Le prospettive della regolamentazione
Inoltre, è sempre Shanmugaratnam ad aver rivelato come Singapore abbia attivamente partecipato al quadro del Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (BCBS) per l’esposizione delle banche alle criptovalute, il quale, a suo dire, dovrebbe rilasciare il suo quadro finale alla fine del prossimo anno.
Tuttavia, in attesa del rilascio, l’autorità di regolamentazione finanziaria ha comunque assicurato che le banche applicassero un fattore di ponderazione del rischio più elevato in riferimento al quadro di capitale del BCBS, per gestire le esposizioni a Bitcoin e Ethereum.
“Per gli asset crypto meno rischiosi, come le obbligazioni societarie tokenizzate che soddisfano una serie di condizioni per garantire e presentino lo stesso livello di rischi finanziari delle obbligazioni societarie tradizionali, il trattamento prudenziale è simile a quello applicato all’asset tradizionale non tokenizzato”, ha dichiarato, invece, il ministro.