Stablecoin: da Visa una nuova spinta DECISIVA all’adozione
Di Davide Grammatica
Visa è la prima bigtech a entrare nell’USDG Global Dollar Network, consorzio per la promozione di un’infrastruttura per stablecoin regolamentate

La mossa di Visa
Visa sarebbe pronta per entrare nell’USDG Global Dollar Network, il consorzio nato su iniziativa di Paxos per promuovere un’infrastruttura stablecoin regolamentata, e di cui fanno parte realtà di primo piano del mondo crypto e fintech come Robinhood, Kraken, Galaxy Digital, Anchorage Digital, Nuvei e Bullish.
Il colosso dei pagamenti sarebbe però la prima bigtech a entrare nel gruppo, segnando un passo fondamentale nella strada da percorrere per ottenere un vero ponte tra finanza tradizionale e asset digitali.
Questa realtà ruota attorno a USDG, stablecoin di Paxos, supervisionata dalla Monetary Authority of Singapore (MAS).
A differenza delle classiche stablecoin, come USDT e USDC, USDG punta su regolamentazione differente, con una condivisione dei rendimenti tra i partecipanti.
Un’alternativa alle stable più famose
DBS Bank, la più grande banca del Sud-est asiatico, è il partner bancario e depositario del progetto, e garantisce la custodia delle riserve insieme alla possibilità di riscatti immediati.
Con Visa a bordo, il consorzio guadagnerebbe, secondo il comunicato ufficiale, credibilità istituzionale, aprendo la strada all’integrazione delle stablecoin nei circuiti di pagamento globali.
In un mercato ancora dominato da Tether Circle, inoltre, USDG si propone come alternativa, adatta a utenti istituzionali e “integratori” fintech. La promessa di rendimenti condivisi e l’allineamento normativo rappresentano elementi chiave per la sua adozione.
Visa, da tempo attiva nell’esplorazione delle valute digitali, conferma così la sua volontà di giocare un ruolo da protagonista nell’evoluzione dei pagamenti basati su blockchain.
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