SWIFT guida i test sulle CBDC per pagamenti transfrontalieri
Di Davide Grammatica
SWIFT, la società cooperativa per gli scambi interbancari, effettuerà dei test per la gestione delle CBDC (Central Bank Digital Currencies) a livello internazionale
Il ruolo di SWIFT nelle CBDC
SWIFT, ovvero la principale società che gestisce il sistema interbancario a livello internazionale, si è assunta il ruolo di esercitare lo stesso ruolo anche per quanto riguarda le Central Bank Digital Currencies (CBDC).
Il progetto intende collegare le CBDC delle banche centrali di ogni relativo paese, per uno scenario che assumerebbe, come si afferma in un comunicato ufficiale, un “chiaro potenziale valore”.
Ai test parteciperanno banche come l’italiana Intesa Sanpaolo, la francese BNP Paribas e la britannica Standard Chartered, ma anche le stesse banche centrali di paesi come Francia e Singapore.
Il lavoro è già iniziato con la pubblicazione dei risultati di 5mila transazioni simulate per 12 settimane di test. Queste sono state fatte tra due diverse reti blockchain e con sistemi di pagamento basati su valuta fiat. Una seconda fase riguarderà quindi test su transazioni reali di carattere commerciale.
In questo senso, SWIFT ha confermato di aver sviluppato una soluzione per consentire alle CBDC di spostarsi tra i sistemi basati su DLT (blockchain) e quelli tradizionali fiat, utilizzando l’infrastruttura finanziaria esistente.
E il test è stato impostato in modo tale che le banche centrali e commerciali potessero sperimentare la soluzione per convalidarne l’efficacia.
Il futuro delle CBDC
“Mentre cresce l’interesse per le CBDC, aumenta anche il rischio di frammentazione, poiché si sta sperimentando su una gamma sempre più ampia di tecnologie”, ha dichiarato Lewis Sun, manager presso HSBC. “Lo SWIFT potrebbe, in questo senso, portare a pagamenti transfrontalieri più rapidi, più economici e più sicuri”.
Paesi come le Bahamas e la Nigeria hanno già emesso le versioni digitali della loro valuta nazionale, mentre giurisdizioni come il Regno Unito e l’Unione Europea stanno valutando se farlo o meno. Secondo il Consiglio Atlantico, più di 110 paesi stanno attualmente esplorando le CBDC, con quasi un quarto di questi che prevede di lanciarle entro i prossimi uno o due anni.
Il Fondo monetario internazionale stesso, in questo scenario, ha chiesto alle banche centrali di ogni paese di collaborare tra loro, per rispondere alle richieste delle autorità di regolamentazione internazionali che spingo a ridurre i tempi e i costi dei pagamenti transfrontalieri.
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