Tether mira a diventare il più grande miner Bitcoin al mondo
Di Davide Grammatica
L’emittente di USDT, Tether, punta a dominare l’hashrate globale con una nuova politica di espansione aggressiva nel mining Bitcoin

Tether e il mining Bitcoin
Il ceo di Tether, Paolo Ardoino, ha recentemente parlato della nuova ambizione dell’emittente di USDT. L’obiettivo sarebbe quello di diventare il più grande miner Bitcoin al mondo entro la fine del 2025, impegnandosi in una nuova strategia di espansione aggressiva.
Come sappiamo, da tempo Tether ha le mani in pasta in molti più progetti oltre alle stablecoin. Ha già investito in diverse aree strategiche, come intelligenza artificiale, telecomunicazioni, data center, infrastrutture energetiche, sport (vedi gli investimenti nella Juventus, aumentati proprio oggi, per una quota del 10% della cosietà), e ovviamente nel mining.
Se lo può permettere, si direbbe, a fronte di 13 miliardi di dollari di utili nel 2024, ma il mining sembra assumere un ruolo ben più ampio della semplice diversificazione degli investimenti.
“Se hai un milione di dollari, guadagnerai di più comprando direttamente Bitcoin”, ha dichiarato Ardoino. “Ma noi abbiamo oltre 100.000 BTC in portafoglio, e dobbiamo partecipare attivamente alla sicurezza della rete”.
Per Tether, quindi, il mining non è tanto una fonte di profitto diretto, ma un’estensione della propria strategia di conservazione del valore.
La scalata nelle gerarchie del mining
Dal 2023, Tether ha allocato oltre $2 miliardi per sviluppare infrastrutture di mining ed energia in Uruguay, Paraguay ed El Salvador, inclusi impianti rinnovabili e partecipazioni in farm già operative.
Nonostante la società non abbia ancora reso noto il proprio hashrate, l’obiettivo sembra chiaro: raggiungere e superare colossi come Marathon Digital, CleanSpark e Riot Platforms.
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