Tether rilancia sulla Juventus! Ora ha il 10% della società
Di Davide Grammatica
L’emittente di USDT, Tether, ha annunciato l’acquisizione di ulteriori azioni della Juventus, un investimento “non solo finanziario”

Le mani di Tether sulla Juventus
Ne avevamo già parlato i mesi scorsi. Nella sua strategia di diversificazione degli investimenti, l’emittente di USDT, Tether, aveva deciso di investire in Italia, e più precisamente sulla Juventus, tra le realtà sportive di vertice del paese. Oggi è stata annunciata l’acquisizione di ulteriori azioni della società, che porta la quota dell’emittente al 10,12% del capitale sociale. In termini di potere decisionale, Tether controlla ora il 6,18% dei diritti di voto.
Il rafforzamento dell’investimento iniziale deriva da una strategia che non consiste in un semplice “investimento finanziario”. Secondo Paolo Ardoino, ceo di Tether, tutto questo sarebbe stato fatto a rafforzare “l’impegno in termini di innovazione all’interno di una collaborazione di lungo periodo”.
In altre parole, Tether con la Juventus vorrebbe fare le cose “in grande”. L’azienda infatti ha fatto sapere che intende collaborare con la società calcistica per attivare “nuove sinergie” tra sport e tecnologia: fan engagement digitale, esperienze immersive, infrastrutture blockchain, tokenizzazione e nuove modalità di monetizzazione globale.
Il tutto, all’interno di una visione strategica ancora più ampia, se si tiene in considerazione quanto Tether abbia già investito in altri settori, come intelligenza artificiale, biotech, social media e infrastrutture di distribuzione.
— Paolo Ardoino 🤖 (@paoloardoino) April 24, 2025
La Juve e le crypto
La Juventus, in particolare, rappresenterebbe un veicolo ideale per estendere la propria presenza in ambito mainstream e posizionare le criptovalute al centro dell’intrattenimento sportivo globale.
Nota per i tifosi: Tether non esclude di “partecipare a futuri aumenti di capitale del club”, per rafforzarne la struttura finanziaria e consolidare il proprio ruolo di stakeholder strategico.
C’è già chi parla, inoltre, del tentativo di instaurare un nuovo board nell’ottica di una governance più integrata tra mondo finanziario, sportivo e digitale.
Seguici sui nostri canali YouTube e Telegram: troverai tanti altri aggiornamenti, tutorial e approfondimenti per essere sempre sul pezzo!