Tornado Cash: Alexey Pertsev condannato a 64 mesi
Di Davide Grammatica
Alexey Pertsev, dev di Tornado Cash, è stato condannato a 64 mesi da un tribunale olandese coll’accusa di riciclaggio di denaro
Il processo a Tornado Cash
Il noto sviluppatore di Tornado Cash, Alexey Pertsev, è stato condannato da un tribunale olandese a 64 mesi di carcere a seguito dell’accusa di riciclaggio di denaro.
Della vicenda ne avevamo già parlato quasi due anni fa, quando la corte in questione aveva espresso i suoi sospetti sulle attività illecite della piattaforma, nonché della responsabilità diretta di Pertsev per il riciclaggio di beni beni illeciti per circa 1,2 miliardi di dollari.
La piattaforma, secondo il tribunale sarebbe dovuto essere “più sospettosa” in merito alle attività illecite veicolate da essa, e Pertsev sarebbe uno dei principali complici di questa dinamica mancata.
Ora gli avvocati dello sviluppatore hanno 14 giorni per presentare ricorso, ma la vicenda non sembra destinata a trovare un lieto fine. Oltre a Pertsev, anche i colleghi Roman Storm e Roman Semenov stanno affrontando gli stessi problemi giudiziari, con Storm in attesa di un processo negli Usa il prossimo settembre.
Si riaccende il dibattito sui mixer
La sentenza, nel mentre, ha di nuovo acceso il dibattito nella community crypto sul ruolo dei mixer nell’ecosistema. Questi sono stati spesso utilizzati da hacker per riciclare fondi illeciti (si pensi al gruppo di hacker nordcoreano Lazarus), ma non si limitano a operazioni esclusivamente illecite. Al contrario, sono considerati degli strumenti fondamentali per tutelare la privacy degli utenti online.
Oltre a ciò, a tema vi è anche la responsabilità degli sviluppatori sulle operazioni degli utenti che utilizzano le loro piattaforme, che svela una domanda fondamentale anche sul rapporto tra innovazione nel settore e responsabilità legale in un contesto decentralizzato. E nemmeno su questo la community crypto sembra avere un’idea comune.
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, da questo punto di vista, non sembra avere particolari dubbi, visto che ha inserito Tornado Cash in una “black list”, e nemmeno le giurisdizioni europee, che a quanto pare seguono la linea indicata dal DOJ.
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