Trump: due firme pro crypto. Stop al debanking e ok crypto nei 401K
Di Daniele Corno
Due ordini esecutivi in un solo giorno: Trump sigla lo stop al debanking crypto e apre agli investimenti nei fondi pensione 401k

Crypto e asset alternativi nei fondi 401(k)
Come anticipato da Bloomberg, ieri è arrivata la firma: il Presidente USA Donald Trump ha approvato un ordine esecutivo che apre le porte a Bitcoin, Altcoin, private equity e altri asset alternativi nei fondi pensionistici 401(k). Si tratta di un’apertura enorme, verso un mercato che al primo trimestre 2025 vale circa $8.700 miliardi di dollari.
L’iniziativa incarica Dipartimento del Lavoro, SEC e Tesoro di rivedere regole e criteri per facilitare l’accesso, anche sullo status di investitore accreditato.
In termini pratici, un lavoratore con $150.000 dollari di saldo potrebbe allocare il 5% ($7.500 dollari) in crypto, diversificando il proprio portafoglio e potenzialmente aumentando i rendimenti: un +40% in cinque anni porterebbe quella quota a $10.500 dollari.
Se con l’amministrazione Biden, il Dipartimento del Lavoro metteva in guardia contro le crypto nei 401(k), Trump ha scelto la strada opposta. Dalla riserva strategica di Bitcoin, al piano di leadership nel settore fino ad un’apertura a un modello di 401(k) moderno ed inclusivo.
Stop al ‘debanking’
Un secondo ordine esecutivo si aggiunge al precedente, anch’esso firmato nella serata di giovedì. Dopo aver aperto le porte delle criptovalute ai piani pensionistici 401(k), il presidente ha siglato un ordine relativo al contrasto alle pratiche di “debanking” contro aziende e individui del settore.
L’ordine elimina l’uso del “rischio reputazionale” come strumento di pressione da parte di regolatori e banche. Una misura che è stata al centro delle accuse legate alla cosiddetta “Operazione Choke Point 2.0”.
Per i sostenitori, tra cui i repubblicani Tim Scott, French Hill e Cynthia Lummis, è un passo decisivo per proteggere le libertà economiche e garantire pari accesso ai servizi finanziari. La Casa Bianca parla di stop a discriminazioni che hanno congelato conti e stipendi, danneggiando attività pienamente legali nel settore degli asset digitali.
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