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Trump e il primo ordine crypto: Stablecoin, riserva in Bitcoin e...
Di Daniele Corno
Il Presidente USA Donald Trump ha firmato il primo ordine esecutivo per il settore crypto: No alle CBDC, si a Stablecoin e riserva in Bitcoin

America leader del settore crypto
Il primo ordine esecutivo relativo al settore delle criptovalute è stato firmato dal Presidente Donald TRUMP.
“Rinforzare la leadership americana nella tecnologia finanziaria digitale” riporta il primo documento ufficiale, verso un obiettivo che sembra sempre più vicino.
Il documento si apre con un apertura generale verso il settore:
- Apertura massima verso l’utilizzo e lo sviluppo di blockchain pubbliche e private.
- Promuovere lo sviluppo e la crescita di Stablecoin, in particolar modo quelle correlate al dollaro che utilizzano titoli di stato a garanzia.
- Chiarezza normativa con regolamentazioni neutrali.
- Vietata l’istituzione, l’emissione e la circolazione di CBDC emesse da banche centrali.
- Creazione di un gruppo di lavoro sul mercato degli asset digitali.
- Valutazione di una riserva strategica in Bitcoin e crypto.
Opposizione alle CBDC e primi accenni ad una riserva crypto
Un documento che segna ufficialmente un punto di svolta per il settore. Un ostacolo agli obiettivi delle banche centrali, che vedono sfumare gli sviluppi per le loro CBDC. Sarà infatti vietata qualsiasi iniziativa per la creazione, l’emissione e la distribuzione di CDBC “Central Bank Digital Currency“, considerate come un ostacolo che minaccia la stabilità del sistema finanziario, la privacy individuale e la sovranità degli Stati Uniti.
Il gruppo di lavoro dedicato sulle attività digitali invece, oltre a lavorare per la regolamentazione del settore, avrà il compito di valutare l’introduzione della famosa riserva strategica in crypto-asset.
Sebbene non sia specificato molto di questa strategica riserva, si parla inizialmente di asset posseduti dal governo attraverso sequestri e non si citano acquisti governativi. Un successo a metà per il settore, che resta in attesa di osservare gli sviluppi nei mesi a seguire.
Questo punto di partenza segna comunque una svolta non indifferente, mettendo i primi tasselli per quella che molti definiscono “MASS ADOPTION“, la quale è oramai ben chiaro, non partirà mai dal piccolo privato, ma sarà una direzione intrapresa da governi e grandi istituzioni.
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