Trump esorta la Fed a tagliare i tassi. Powell? Un "idiota testardo"
Di Davide Grammatica
Donald Trump attacca ancora Jerome Powell (per non aver tagliato i tassi) e sollecita il cda della Fed a scaricare il presidente

Trump vs Powell
Che i tassi di interesse siano di primaria importanza per il mercato crypto lo sappiamo da sempre. Ma sono vitali anche per l’economia nella sua totalità, specialmente in momenti, come quello attuale, in cui le variabili (commerciali o geopolitiche) sono molte.
Proprio per questo, il presidente Usa Donald Trump è sempre più duro nei confronti di Jerome Powell, presidente della Fed, accusato di mantenere i tassi di interesse stabili nonostante un contesto economico che permetterebbe (a suo dire) nuovi tagli.
Proprio oggi, Trump è arrivato a definire Powell un “idiota testardo”, sollecitando poi il direttivo della Fed a scaricare il suo presidente. Trump non ha potere di licenziare direttamente Powell, ma potrebbe influenzare la Fed attraverso nuove nomine.
In una giornata in cui soprattutto il mercato crypto sembra soffrire una forte correzione generalizzata, aumenta quindi anche la pressione politica sulla Fed, che avrebbe il potere di dare una svolta rialzista a tutto l’ecosistema.
“Jerome ‘Too Late’ Powell deve abbassare i tassi di interesse, ORA“, ha scritto Trump. “Se continua a rifiutarsi, il Consiglio di Amministrazione dovrebbe assumere il controllo e fare ciò che tutti sanno che deve essere fatto!”.
La Fed frena il rialzo dei mercati?
L’accusa è anche che la Fed si muova troppo lentamente danneggiando l’economia americana, e questo anche per ragioni di tipo “politico”.
In questo senso, Trump potrebbe ora cercare di nominare nuove cariche politiche per modificare gli equilibri all’interno della Fed, rimodellandone la leadership ed esercitando nuova pressione pubblica.
L’idea che la Fed possa già ora procedere con dei tagli è propria di tutta l’area repubblicana. I dati recenti, secondo i rep, descriverebbero infatti un’economia di nuovo in espansione, e i tassi alti stacolerebbero una crescita ancora maggiore.
Ad ogni modo, la variabile più importante per valutare un possibile taglio dei tassi rimane l’inflazione, e da questo punto di vista non ci sono certezze per il futuro. Proprio la politica commerciale dei dazi, tra l’altro, sembra poter alimentare la crescita dell’inflazione, e per questo, anche per settembre, non ci sono certezze rispetto a un possibile taglio.
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