Trump Megabill: cosa prevede e conseguenze
Di Gabriele Brambilla
Il Trump Megabill sta diventando realtà. Ecco cosa prevede e quali potrebbero essere le conseguenze.

Introduzione al Trump megabill
Il Trump Megabill è quasi realtà, nonostante le grandi difficoltà e il continuo passaggio del testo tra Camera e Senato.
La legge tanto voluta dal presidente punta a ridurre la spesa federale, ma anche a offrire degli stimoli. Nel complesso, il testo porta con sé parecchi tagli a delle agevolazioni e aiuti chiave per i meno abbienti, ma è visto come potenzialmente positivo per l’economia da alcune autorevoli banche.
Vediamo alcuni punti fondamentali che la legge tocca, tenendo presente che fino alla firma di Trump potrebbero esserci dei cambiamenti. Le cifre indicate nell’articolo sono quelle corrette al momento della scrittura, ma il testo finale potrebbe presentarsi diversamente.
Indice
Aggiornamenti sull'iter
Nella nottata americana di giovedì 3 luglio, la Camera dei rappresentanti ha approvato il testo della legge tanto voluta da Donald Trump. Ci sono stati momenti difficili e il partito ha seriamente rischiato di spaccarsi. Il risultato finale è 219-213 in favore del “sì”.
Si entra ora nelle fasi del dibattito finale.
Il testo definitivo andrà a tagliare gli aiuti all’assistenza medica e alimentare (più dettagli nei paragrafi successivi). Al tempo stesso, sarà disponibile più denaro per la sicurezza dei confini nazionali.
Complessivamente, le imprese (almeno quelle più grandi) vedranno migliorare le condizioni, mentre le fasce più deboli subiranno un peggioramento complessivo.
Il Big Beautiful Bill, come soprannominato dallo stesso Trump, assieme ad altri testi getta le basi per la visione del presidente sull’America: esecutivo più forte, meno controbilanciamento dei poteri, possibilità di nominare più agilmente alcuni incaricati amministrativi e regole decisamente più rigide su immigrazione e rilascio delle cittadinanze.
L’iter prevedeva un ultimo voto alla Camera, avvenuto giovedì. Nonostante molte difficoltà, il “sì” l’ha spuntata anche questa volta per 218 a 214. Ora la legge finirà direttamente sulla scrivania del presidente, che esce vincitore dallo scontro.

Deduzione delle tasse (SALT)
SALT è la sigla che identifica la State and local tax deduction. Questa deduzione consente ai contribuenti di dedurre le tasse sulla proprietà e sul reddito del proprio Stato ed è ovviamente molto utile.
Fino al 2018 non esisteva alcun limite massimo. Da quell’anno, fu invece introdotto un cap di 10.000 dollari, un po’ come avviene anche nel nostro Paese per determinate spese scaricabili nella dichiarazione dei redditi.
Ora l’idea è di impostare un limite permanente alla SALT (40.000 dollari) a partire già da quest’anno. Questa soglia diminuisce, fino ad annullarsi, per chi possiede un reddito superiore ai 500.000 dollari annui.
Continuando a parlare di deduzioni, potrebbe essere in arrivo un extra per gli americani più anziani. Si tratta di una deduzione aggiuntiva (provvisoria) per tutti i cittadini di almeno 65 anni. Una sorta di bonus che, nel caos delle votazioni, non abbiamo avuto modo di analizzare con attenzione.
Da quello che traspare dalla documentazione, i beneficiari principali sarebbero i contribuenti a reddito medio. Ma questo è un po’ il filo conduttore di tutta la legge, che premia le fasce alte e media di reddito, penalizzando invece i più poveri.
Medicaid nei guai
Il debito pubblico è un macigno enorme per gli Stati Uniti e i repubblicani stanno cercando in tutti i modi di tagliare la spesa federale, finora con scarsi risultati.
Nella mischia è finito di mezzo il programma Medicaid, introdotto durante la presidenza Obama. Si tratta di una copertura assicurativa medica per oltre 70 milioni di persone, indispensabile in un Paese dove senza polizza sanitaria si rischia di morire.
Medicaid è nel mirino: la legge punta a tagliare fondi su fondi, con un impatto devastante.
In aggiunta, cambieranno anche le regole per richiedere la copertura (più rigide), nonché verifiche periodiche ogni sei mesi (adesso avvengono ogni dodici).
Stando a delle previsioni, i tagli potrebbero lasciare scoperte quasi 8 milioni di persone entro il 2034.
Stesso discorso per Medicare, che subirà tagli importanti.
Leggi di più: che cos’è il debito pubblico?
"Medicaid potrebbe non essere più accessibile a milioni di persone"
Il problema dei food stamp
Per le persone in maggiore difficoltà, i food stamp assicurano un pasto a tavola.
Il Supplemental Nutrition Assistance Program (SNAP) ha sostituito i food stamp, ma porta avanti la stessa missione. Oggi, circa 40 milioni di persone (di cui poco meno di un terzo sono bambini) beneficiano del programma.
Il Trump Megabill cambierà le regole e andrà a compromettere il buon funzionamento della macchina. Innanzitutto, buona parte degli Stati americani dovranno pagare una percentuale per i benefici usufruiti mediante lo SNAP. Se non dovessero farcela, il programma subirebbe dei tagli, fino addirittura alla totale rimozione nel determinato Stato.
Cambieranno poi le regole per accedere. Il Senato puntava a espandere i requisiti per arrivare a includere i genitori con figli dai 14 anni in su, oltre ai lavoratori tra i 55 e i 64 anni. Al momento, i food stamp si possono ricevere per non oltre tre mesi a triennio, a meno che non si lavori per un minimo di 20 ore a settimana (più particolari eccezioni del caso).
Tradotto in un semplice numero: si stima che circa 600.000 famiglie a basso reddito potrebbero perdere una media di 100 dollari al mese di benefici SNAP.

Peggiorano i prestiti per studenti
In arrivo cambiamenti importanti sul fronte dei prestiti agli studenti, meccanismo indispensabile per studiare negli Stati Uniti.
Lato quantitativo, i repubblicani hanno voluto ridurre il massimo che si può prendere in prestito dal governo federale. Perciò, potranno nascere situazioni in cui gli studenti dovranno reperire altre fonti per raggiungere la cifra necessaria per studiare.
In aggiunta, arriveranno altri limiti sia annuali che a vita. Ad esempio, anche i genitori dello studente avranno delle soglie massime annuali e a vita da poter richiedere in prestito per il percorso di studi dei figli, secondo il programma Parent Plus loan.
Cambieranno anche le modalità di pagamento, diventando solo due: una basata sul reddito, l’altra standard e a termini fissi.
Via anche la possibilità di mettere in pausa il rimborso del debito nei periodi di difficoltà finanziarie, ad esempio quando ci si ritrova disoccupati.
Conseguenze sui mercati
Chi potrebbe beneficiare di questa legge sono i mercati, che troverebbero fiducia (momentanea). Tuttavia, nell’aria c’è tanta preoccupazione in quanto il Big Beautiful Bill Act potrebbe spingere il debito pubblico ancor più in alto, in un Paese che ha già un enorme problema in merito.
In aggiunta, i tagli inclusi nel testo potrebbero diminuire ulteriormente i consumi, portando a un rallentamento dell’economia. Senza contare gli enormi danni al tessuto sociale, alle famiglie e ai singoli.
Quel che è certo è che il debito statunitense è mostruoso e la prima presidenza Trump aveva contribuito significativamente al suo aumento. A questo giro le cose saranno diverse?
La partenza ha suggerito il contrario. Solo i fatti ci diranno come andrà a finire.