Uber valuta le Stablecoin: una nuova era per i pagamenti digitali
Di Daniele Corno
Stablecoin in arrivo su Uber? Il CEO Dara Khosrowshahi conferma l’interesse per ridurre costi e tempi nei pagamenti globali
La scommessa di Uber
Uber sta valutando l’introduzione delle stablecoin come metodo di pagamento per i propri servizi.
La conferma arriva direttamente dal CEO della società, Dara Khosrowshahi, che durante il Bloomberg Tech Summit ha sottolineato il potenziale delle stablecoin nel ridurre i costi e i tempi dei trasferimenti internazionali.
“Penso che le stablecoin siano una delle istanze più interessanti del mercato cripto, con un vantaggio pratico diverso dalle cripto come riserva di valore“, afferma Khosrowshahi, aggiungendo che sono uno strumento “molto interessante per noi e daremo sicuramente un’occhiata.“
Khosrowshahi ha ribadito inoltre che si tratta di un’opportunità interessante per aziende con una presenza globale come Uber. Non è la prima volta che l’azienda valuta la possibilità di accettare stablecoin, Bitcoin e altre criptovalute come metodo di pagamento, ma le condizioni di mercato non erano mai sembrate così favorevoli come lo sono attualmente.
I confini si assottigliano
Mentre Uber apre alla possibilità di integrare le stablecoin come strumento di pagamento, anche il mondo della finanza tradizionale, Europa a parte, si muove nella stessa direzione.
In gran parte, ciò è dovuto alla recente apertura da parte del governo USA verso questo settore, di gran supporto per l’acquisto di Treasury U.S., in un contesto dove, la solvibilità del debito USA è uno dei temi più discussi. Ne è un esempio il recente successo di Circle, appena quotato sul NYSE con risultati impressionanti.
Direzione che, grazie a spiragli positivi aperti dal Genius Act, un nuovo quadro giuridico in attesa di approvazione, ha spinto anche colossi bancari a valutare nuovi servizi. Tra questi, Bank of America, Citigroup e Wells Fargo stanno valutando l’offerta di prodotti e servizi in Stablecoin attraverso le proprie filiali.
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