Ue: il voto sulla legge antiriciclaggio include DeFi e NFT
Di Davide Grammatica
La commissione Ue per gli affari economici ha votato sulla nuova normativa antiriciclaggio, in cui sono state disposte nuove regole per DeFi, NFT e DAO.
L’Ue regolamenta gli NFT
I membri della commissione agli affari economici del Parlamento europeo hanno votato nelle ultime ore a favore del nuovo regolamento sull’antiriciclaggio, per un totale di 99 voti favorevoli, 8 contrari e 6 astenuti.
La nuova legge spera di colmare una lacuna normativa, soprattutto nei confronti dell’industria crypto, obbligando piattaforme NFT, DeFi e DAO a rispettare normativi della stessa fattispecie delle società finanziarie tradizionali.
Il voto consentirà ai fascicoli di entrare in una fase successiva, per cui il Parlamento, il Consiglio e la Commissione dovranno raggiungere un accordo per l’approvazione finale. Il mandato per andare proseguire nell’iter sarà annunciato nella prossima sessione plenaria in Parlamento, il 17 aprile.
Le implicazioni per il settore delle criptovalute sono molte. In primo luogo, le piattaforme NFT, DeFi e DAO saranno soggette alle regole (già una novità, di per sé). In più, saranno obbligate a conformarsi con controlli “diretti o indiretti” eseguiti da nuove “persone fisiche e giuridiche”.
Lo sviluppo delle leggi crypto europee
Il nuovo fascicolo AML (anti-riciclaggio), non rientra nel processo che sta portando all’applicazione del MiCA, ovvero il nuovo regolamento europeo sulle crypto. Ma il suo scopo è comunque quello di colmare un divario normativo.
“Le categorie in questione saranno obbligate a subire controlli e due diligence, nonché segnalare operazioni sospette alle autorità, allo stesso modo in cui lo fanno attualmente banche, istituti finanziari o agenti immobiliari”, ha dichiarato, nel merito, l’eurodeputato Damien Careme.
Non a caso, se il regolamento dovesse passare ufficialmente, gli istituti di credito dovranno applicare nuove misure per transazioni superiori ai 1000 euro, vietando rapporti d’affari con entità non autorizzate. Le restrizioni toccherebbero gli stessi pagamenti commerciali in crypto, con nuove regole da imporre ai commercianti che accettano questi servizi.
L’industria crypto, ovviamente, è preoccupata che questa nuova corrente normativa possa ostacolare l’innovazione, che tra l’altro si sovrapporrebbe alla strada intrapresa dal MiCA stesso.
Disporre di un’autorità anti-riciclaggio a livello europeo potrebbe rendere più facile per le società crypto navigare in sicurezza tra le burocrazie, ma nonostante questo, permangono alcune preoccupazioni in merito alla fluidità di tutti i processi, e sul fatto che questi possano paradossalmente ostacolare lo sviluppo dell’industria.
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