UK: entra i vigore la “Travel Rule” per gli operatori crypto
Di Davide Grammatica
In UK, ogni fornitore di servizi crypto (VASP) dovrà rispettare la nuova “Travel Rule”, che potrebbe bloccare alcune transazioni nazionali e internazionali
Nuova licenza per le crypto in UK
Le società crypto o qualunque realtà che offra servizi legati ad asset virtuali (VASP) sono tenute, da oggi (1° settembre), nel Regno Unito, a rispettare la nuova “Travel Rule”, ovvero una nuova regolamentazione coadiuvata dalla Financial Conduct Authority (FCA) che richiede agli operatori di verificare e condividere informazioni sulle transazioni.
La “Travel Rule” in quanto tale è stata creata dalla Financial Action Task Force (FATF) dell’ONU nel giugno 2019. E cerca di far rispettare le norme anti-riciclaggio e antiterrorismo sulle attività svolte on-chain.
Questa potrebbe impedire alcuni trasferimenti crypto, e le aziende interessate saranno quindi tenute a raccogliere informazioni sulla base delle nuove norme.
O per esempio, se un pagamento in entrata venisse ricevuto da una persona o da un’entità proveniente da una giurisdizione estera che non ha implementato la Travel Rule, il VASP in questione dovrà effettuare una “valutazione basata sul rischio” per decidere “se rendere i gli asset crypto disponibili al beneficiario” o meno.
“Le aziende dovranno raccogliere i dati richiesti dalla ‘Travel Rule’ e creare un mezzo per ritardare, rifiutare o bloccare i trasferimenti che non soddisfano i criteri”, ha dichiarato Jordan Wain, responsabile di Chainalysis UK. “E i fornitori di terze parti avranno un ruolo significativo da svolgere nell’aiutare le aziende a rispettare la conformità in ogni fase, anche se le aziende rimangono le responsabili ultime del rispetto della normativa”.
La Travel Rule
Tutto il processo, che presenta requisiti tecnologici e di sviluppo posti alle istituzioni non indifferenti, è iniziato in UK a luglio 2022, con la modifica dei regolamenti sul riciclaggio di denaro, sul finanziamento del terrorismo e sul trasferimento di fondi nel paese. Alle società crypto è stato concesso allora un anno per adeguarsi, scaduto però con l’inizio di settembre 2023.
Secondo Sygna.io, per ora, i paesi che hanno adottato la regolamentazione sono Stati Uniti, Germania, Giappone, Singapore, Svizzera, Canada, Sudafrica, Paesi Bassi ed Estonia. E non a caso, proprio a giugno 2023, il FATF ha criticato gli Stati membri per non aver implementato adeguatamente la regolamentazione, dopo aver notato che più della metà di essi non avrebbe intrapreso alcuna azione per attuarla.
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