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UK: il governo spinge per i titoli di stato su blockchain
Di Davide Grammatica
I “Gilt”, ovvero i titoli di stato emessi dal Tesoro UK, potrebbero presto sbarcare sulla blockchain, e a spingerle è il governo UK stesso
Tokenizzazione: le novità in UK
Come riportato recentemente dal Financial Times, il Regno Unito starebbe spingendo per migrare i famosi “Gilt”, ovvero i titoli di stato emessi dal Tesoro britannico, sulla blockchain. Un’operazione di “tokenizzazione governativa” voluta in primis da governo stesso, e in particolare da Tulip Siddiq, segretario economico del Tesoro UK.
L’idea è che i Gilt possano essere emessi con il supporto della tecnologia blockchain, per una strategia che vuole evolvere il tradizionale corso della finanza nel paese a favore dell’efficienza.
Tutto il processo di emissione di queste obbligazioni è infatti complesso, e richiede soprattutto l’intervento di un grande numero di intermediari. Tradizionalmente, il governo prende in prestito del denaro da cittadini o istituzioni promettendo degli interessi nel tempo, ma tenere traccia di questa operazione richiede il supporto di banche e altri agenti.
We agree with the City Minister that the "UK risks being left behind by global peers" if we do not move ahead swiftly to capitalise on the benefits of #Blockchain Technologies.
UK's National Blockchain Roadmap Vision 2030 recommended making evidence-based policies on Blockchain… pic.twitter.com/sVcpBlJ1D6
— The British Blockchain Association (@Brit_blockchain) October 2, 2024
Blockchain a supporto dello stato
Da una parte, Siddiq si è detta convinta dell’opportunità offerta dalla blockchain per liberarsi di questi intermediari. Dall’altra, il Debt Management Office (DMO) del Regno Unito, l’ente statale addetto alla gestione del debito, avrebbe però ancora molti dubbi rispetto a questa idea.
Idealmente, “tokenizzare” questi Gilt renderebbe la loro tracciabilità un’operazione semplicissima, potendo identificare con facilità ogni proprietario di una determinata obbligazione in qualsiasi momento. La trasparenza che offre la blockchain renderebbe inoltre il sistema molto più sicuro, e in maniera molto più conveniente.
Passare a questa tecnologia, tuttavia, richiederebbe impegno, soprattutto per consentire al sistema di continuare a funzionare senza intoppi. Proprio su questo punto sembra far leva il DMO, che non si è detto convinto di questa iniziativa (se non altro in questo momento storico).
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