Una stablecoin di Santander: la tradFi è sempre più crypto
Di Davide Grammatica
Il colosso bancario Banco Santander sta valutando di espandersi nel mondo degli asset digitali con il lancio di una propria stablecoin

Il piano di Santander
Secondo quanto riportato da Bloomberg, il colosso bancario Banco Santander starebbe valutando il lancio di una stablecoin. L’iniziativa sarebbe parte di un piano di espansione più ampio verso gli asset digitali, che allargherebbe gli orizzonti dei servizi che già offre.
Una svolta di tutto rispetto se si considerano i servizi crypto già offerti ai clienti istituzionali, e che potrebbe posizionare Santander come una delle prime grandi banche europee a fornire direttamente servizi crypto ai consumatori.
I piani in questione, tuttavia, sarebbero ancora in fase preliminare, e non è stato specificato una roadmap per l’implementazione. L’espansione dipenderà anche dall’evoluzione del quadro normativo europeo, in particolare del MiCA (Markets in Crypto-Assets), che disciplina l’emissione di stablecoin e i servizi crypto.
Un mondo che cambia grazie alle stablecoin
A prescindere da tutto ciò, la notizia segnala che l’approccio della tradFi nei confronti del mondo crypto è cambiato drasticamente rispetto al recente passato. E le stablecoin sono il canale di integrazione privilegiato.
Giusto la scorsa settimana, per esempio, abbiamo segnalato come anche un gruppo di banche americane (JPMorgan Chase, Bank of America, Citigroup e Wells Fargo) starebbe discutendo della possibilità di creare un consorzio per emettere una stablecoin bancaria, unendo le forze con gli enti di regolamentazione.
Le iniziative, a loro volta, potrebbero portare nuova liquidità, trasparenza e adozione di massa nei sistemi di pagamento digitali, offrendo l’affidabilità di istituzioni regolamentate e, al tempo stesso, la velocità e la programmabilità delle criptovalute.
Rimane il dubbio su come gli emittenti crypto-native potranno comportarsi in uno scenario del genere. USDT domina il mercato con 152 miliardi di dollari di capitalizzazione, e potrebbe vedersi arrivare addosso una nuova ondata di concorrenza istituzionale.
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