Usa: Bitcoin al centro della campagna elettorale di DeSantis
Di Davide Grammatica
Il nuovo candidato repubblicano alla presidenza Usa, Ron DeSantis, ha promesso di difendere Bitcoin durante la sua campagna elettorale
Bitcoin e la campagna elettorale Usa
Il governatore della Florida, Ron DeSantis, ha annunciato nelle ultime ore la sua candidatura alla presidenza Usa durante un evento Twitter Spaces in compagnia di Elon Musk. E proprio in questo contesto, uno degli argomenti analizzati è stato Bitcoin, che necessiterebbe di un diverso approccio da parte della classe politica americana, orientata ad oggi a normative ostative nei confronti dell’asset.
“Penso che le persone dovrebbero essere in grado di usufruire di Bitcoin”, ha dichiarato DeSantis, a più di 300mila utenti collegati. “Come presidente, cercherò di proteggere la possibilità di sfruttare tali tecnologie”.
Il candidato, già all’inizio di maggio si è mosso per ostacolare la realizzazione di una qualsiasi forma di valuta digitale della banca centrale (CBDC), e ha affermato come BTC rappresenti una minaccia per i “pianificatori centrali”, i quali vorrebbero, secondo la sua visione, un “controllo diretto sulla società”.
In questo senso, visto che una regolamentazione sulle crypto dovrebbe spettare in ultima istanza al Congresso, ha affermato che si opporrebbe fermamente a qualsiasi tipo di divieto nei confronti del settore delle criptovalute.
Il futuro crypto negli Usa
DeSantis, che proverà ad affrontare l’ex presidente Donald Trump alla primarie del partito, non è nuovo a esprimere il suo supporto verso asset decentralizzati.
Ha riconosciuto i rischi nel settore, ma ha anche affermato che le persone dovrebbero essere libere di prendere le loro decisioni in questo ambito.
“Semplicemente, non ho voglia di dover controllare tutto ciò che le persone potrebbero fare in questo settore”, ha sottolineato DeSantis. “Penso che il ‘regime’ attuale, chiaramente, ce l’abbia con Bitcoin, e se dovesse continuare per altri quattro anni, finirebbe per ucciderlo”.
Le affermazioni del candidato repubblicano rispondono a un periodo di tensione tra società crypto e regolatori statunitensi, il cui risultato sembra essere un allontanamento graduale del settore dagli Usa.
Non a caso, proprio in questi giorni, Cathie Wood, di Ark Invest, ha denunciato come gli Usa potrebbero perdere a breve la loro leadership nell’ecosistema crypto a favore di paesi come Emirati Arabi Uniti, Corea del Sud, Australia e Svizzera.
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