USA-CINA: quasi fatta per l'accordo! E le borse...
Di Gabriele Brambilla
Dopo l'annuncio dell'accordo commerciale USA-Cina (da ufficializzare), i mercati respirano ma... attenzione al FOMC di domani!
L'accordo USA-Cina è sempre più realtà
Dopo una lunga “scazzottata” a suon di dazi e contro-dazi, l’accordo USA-Cina potrebbe essere vicino. Si va ben oltre una semplice intesa commerciale: sarebbe infatti un accordo che toccherebbe diverse tematiche sensibili.
Andando con ordine, la notizia del possibile patto si è diffusa un paio di giorni fa. Donald Trump e il suo entourage stanno visitando diversi Paesi in Asia, approfittandone per chiudere accordi commerciali di varia natura. Contemporaneamente, si sono avviati dei dialoghi di persona con una delegazione di negoziatori cinesi.
Da quello che sappiamo, si è parlato di svariate tematiche legate all’import-export tra i due giganti, cercando di trovare un punto di intesa ritenuto soddisfacente per entrambi. Proprio di recente, Trump aveva minacciato per l’ennesima volta un incremento dei dazi (100%) sui prodotti cinesi. Mentre gli asiatici avevano avanzato l’ipotesi di “chiudere i rubinetti” delle terre rare di cui gli americani hanno tanto bisogno, oltre al ban della soia USA (si parla di miliardi di import ogni anno).
Restano comunque dei punti di tensione, come l’invio dei chip H20 di Nvidia in Cina. Questi processori, progettati appositamente per il mercato cinese, rimangono nel limbo e non si sa se potranno essere effettivamente spediti al destinatario.
Dopo due giorni di meeting con le controparti cinesi, il Segretario del Tesoro Scott Bessent ha annunciato che i dazi al 100% sono da considerarsi ufficialmente off the table, sostenendo che i dialoghi sono stati molto positivi. Anche dalla Cina sono giunte parole di soddisfazione.
Tra due giorni, giovedì, Trump e Xi, presidenti dei due Paesi, dovrebbero incontrarsi in Corea del Sud. La strada sembra spianata e il faccia a faccia potrebbe portare alla conclusione della vicenda con un accordo definitivo. Nel mezzo, oltre al ribilanciamento tra importazioni ed esportazioni, potrebbe finire anche TikTok; la piattaforma social potrebbe infatti ottenere il via libera per tornare a operare sul territorio americano.
Forse siamo arrivati al punto in cui i mercati, i produttori e i consumatori potranno finalmente tirare un respiro di sollievo. Attendiamo le conferme.
Gli accordi asiatici
Nel frattempo, ripercorriamo brevemente ciò che la missione americana ha messo in cassaforte nel corso di questa spedizione in Asia.
Gli accordi più importanti sono probabilmente quelli relativi alle materie prime e agli scambi commerciali con Cambogia e Malesia. Quest’ultima possiede oltre 16 milioni di tonnelate di terre rare (cifre stimate) su cui gli States hanno messo gli occhi. Resterà in vigore un dazio del 19% su alcuni prodotti malesi, così come per quelli cambogiani e thailandesi.
I prodotti vietnamiti avranno invece un dazio del 20% per alcune categorie merceologiche, mentre altre saranno escluse.
I Paesi appena menzionati si sono impegnati a rimuovere delle barriere ai prodotti americani, mettendo sul piatto anche l’acquisto di aerei, prodotti agricoli ed energetici a stelle e strisce.
Nello specifico, la Thailandia importerà etanolo per la produzione di carburanti, oltre a prodotti farmaceutici e veicoli. Si è parlato anche di apertura nei confronti degli investimenti americani nel campo delle telecomunicazioni.
Il Vietnam si impegnerà ad acquistare più prodotti americani per ridurre l’enorme disparità import-export tra i due Stati.
La Malesia, come dicevamo, è attenzionata soprattutto per quanto riguarda le terre rare.
Importante anche il “cessate il fuoco” tra Cambogia e Thailandia, in cui gli Stati Uniti avrebbero messo lo zampino.
Reazione dei mercati
Le borse americane hanno iniziato bene la settimana. Ieri, tutti i principali indici erano in positivo: Nasdaq +1,86%, Dow Jones +0,71% e S&P 500 +1,23%. Su anche il Russel 2000 (+0,28%).
I mercati europei restano più prudenti, dato l’arrivo imminente del FOMC (domani). La Federal Reserve dovrebbe tagliare i tassi d’interesse sul dollaro di altri 25 punti base, considerando l’andamento dell’inflazione. Seguici per non perderti il punto della situazione dopo che sarà emesso il dato ufficiale.
Buona la reazione del comparto crypto, come avevamo scritto già domenica.