USA, svolta crypto: la Camera riporta in aula il GENIUS Act
Di Daniele Corno
La Crypto Week entra nel vivo: giovedì il voto USA sul GENIUS Act, il Clarity Act e la legge anti-CBDC al Congresso

La Camera sblocca l’iter legislativo
Il pacchetto legislativo crypto fino a ieri, sembrava affondato. Martedì, un gruppo di repubblicani aveva infatti bloccato il passaggio procedurale del GENIUS Act, temendo che potesse aprire alla creazione di una CBDC federale.
Ma nella tarda serata di mercoledì la situazione si è ribaltata, e la crypto week continua: la Camera ha approvato la risoluzione H.Res. 580 con 217 voti favorevoli contro 212, dopo oltre nove ore di discussione.
Il voto apre così la strada all’esame in aula di tre testi fondamentali: il GENIUS Act per la regolamentazione delle stablecoin, il Clarity Act per definire i ruoli di SEC e CFTC, ed infine, il disegno di legge anti-CBDC, volto a impedire l’emissione diretta di una valuta digitale da parte della Federal Reserve.
La nuova spinta politica è arrivata anche da un annuncio del leader della maggioranza Steve Scalise, che ha promesso di allegare il divieto CBDC al NDAA, guadagnando così l’appoggio dei contrari. Il processo resta in attesa ed il voto in aula è ora atteso per questa sera.
Il GENIUS Act verso la firma
Tra i progetti in arrivo al voto, il più atteso è il GENIUS Act.
Approvato a giugno dal Senato, il disegno punta a istituire un quadro federale chiaro per le stablecoin in dollari, affidando la supervisione agli Stati e imponendo criteri stringenti per la custodia, le riserve e la trasparenza.
Il presidente Trump potrebbe firmarlo già entro la settimana, trasformandolo nella prima vera legge statunitense sulle stablecoin.
Il voto imminente della Camera potrebbe rappresentare un momento spartiacque per l’adozione istituzionale delle stablecoin negli Stati Uniti, con effetti diretti anche sul mercato crypto globale.
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